Napoli – Furto di farmaci alla farmacia del Policlinico: Gruppo di ladri ruba medicinali dal valore complessivo di 1,4 milioni di euro


Alla farmacia del Policlinico Federico II di Napoli, un gruppo di ladri, di numero ancora imprecisato, ha sottratto medicinali salvavita dal valore complessivo di circa 1,4 milioni di euro dalla farmacia dell’ospedale. La denuncia del furto è stata presentata il 3 giugno, al momento della riapertura del servizio.

I carabinieri sono attualmente impegnati nelle indagini e hanno acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza interne alla farmacia ospedaliera, nella speranza di trovare elementi utili all’individuazione dei responsabili. Al momento non si esclude nessuna pista, ma è noto che furti di farmaci così rari e costosi vengano spesso effettuati su commissione.

Il furto, avvenuto durante la notte tra sabato e domenica, è stato scoperto solo lunedì mattina alla riapertura della farmacia. Dai primi accertamenti è emerso che non ci sono segni di effrazione nei locali, suggerendo una possibile “pista interna”. Si sospetta quindi il coinvolgimento di uno o più dipendenti dell’Azienda ospedaliera universitaria Federico II nel facilitare l’accesso ai ladri.

I medicinali rubati sono quelli comunemente denominati “salvavita”, fondamentali per il trattamento di patologie rare, gravi o croniche. Questi farmaci sono particolarmente preziosi non solo per il loro valore economico, ma anche per la loro importanza clinica. La direttrice della struttura, ascoltata dagli inquirenti, ha escluso che tra i farmaci sottratti vi fossero principi attivi stupefacenti o Fentanyl, la nota “droga degli zombie”.

Le ragioni dietro un furto di tale entità potrebbero essere molteplici. Una delle ipotesi più accreditate è che i medicinali rubati possano essere destinati al mercato parallelo europeo tramite il parallel trade farmaceutico. Questo mercato, seppur legale rispettando specifici parametri di sicurezza, opera al di fuori della rete di distribuzione ufficiale delle industrie farmaceutiche. Un’altra possibilità è che i farmaci vengano rietichettati e rivenduti in paesi dove il loro costo è significativamente più alto, come la Germania.