Ieri il Cipess, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, ha ufficialmente approvato il progetto definitivo per la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina, un’opera infrastrutturale strategica che collegherà la Sicilia alla Calabria.

Il ponte, lungo 3.666 metri, sarà realizzato nel punto in cui le due sponde sono più vicine, creando un collegamento diretto e rapido tra le due regioni. La struttura sarà progettata per resistere a condizioni atmosferiche estreme, inclusi venti fino a 216 km/h, e a eventi sismici di forte intensità, con una capacità di sopportare terremoti fino a magnitudo 7,1, pari a quello che nel 1908 devastò la città di Messina.

Il progetto comprende anche importanti opere infrastrutturali di raccordo stradale e ferroviario, per un totale di circa 40 km, di cui l’80% sarà sviluppato in galleria. Dal lato calabrese, il ponte sarà collegato all’autostrada del Mediterraneo e alle stazioni ferroviarie di Villa San Giovanni e Reggio Calabria. Sul versante siciliano, invece, si collegherà alle autostrade Messina-Catania e Messina-Palermo, oltre che alla nuova stazione ferroviaria di Messina.

L’investimento previsto è di 13,5 miliardi di euro, interamente coperti dalla Legge Finanziaria 2025 e confermati nel Documento di Economia e Finanza (DEF) 2024. I lavori per la realizzazione del ponte dovrebbero concludersi entro il 2032.

Con questa approvazione, l’Italia compie un passo decisivo verso il potenziamento delle infrastrutture del Sud, migliorando la mobilità e i collegamenti tra la Sicilia e il resto del Paese, con un’opera destinata a trasformare profondamente il tessuto economico e sociale dell’area.

 

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