di Amalia Angelino – Serve un “cuscinetto”: potenziare le strutture di prossimità prima del pronto soccorso.

“Oggi ogni famiglia vede il pronto soccorso dell’ospedale come unico punto di riferimento, senza considerare altre opzioni. Serve invece un primo cuscinetto tra famiglia e pronto soccorso: strutture di prossimità vicine alla popolazione, così che l’ospedale possa occuparsi solo dei casi più gravi”. Lo ha dichiarato Roberto Fico, candidato presidente della Regione Campania per il centrosinistra, a margine di un incontro a Napoli con la lista Avanti Campania della sua coalizione. Fico ha sottolineato l’importanza di rafforzare la medicina territoriale: “I medici di famiglia devono poter tornare a fare il loro lavoro fino in fondo. Se un medico ha 1.800 pazienti, finisce per passare il tempo solo a scrivere ricette: non è sostenibile. È necessario aumentare il numero dei medici di base”. Il candidato ha anche posto l’attenzione sulle famiglie con persone affette da sindrome di Down, autismo o altre patologie: “Chiederò alle Asl tutti gli investimenti possibili per alleggerire le famiglie da code burocratiche infinite. Non è accettabile che il medico non sia disponibile dopo le 18 o che ogni sei mesi si debbano rifare i documenti per le terapie. Per l’autismo, dobbiamo diventare la prima regione a diagnosticare subito, perché una diagnosi precoce rende la gestione della patologia molto più efficace”. Fico ha concluso con un appello alla società: “Oggi manca una forte empatia sociale: chi non ha problemi di salute fatica a capire chi li ha. È necessario costruire una maggiore consapevolezza e vicinanza sociale”.