“Vogliamo che intervengano le massime autorità della Chiesa, dalla Curia al Vaticano – dichiara Mary, la mamma del piccolo Massimo – vogliamo che intervengano immediatamente e che prendano duri provvedimenti nei confronti di Don Antonio Raso, il quale ha affermato che mio figlio non può fare la comunione nella sua parrocchia, perché non sono attrezzati come chiesa ad accogliere un bambino autistico come Massimo, e cosa gravissima, che non avrebbe senso poiché, sempre secondo lui, mio figlio é incapace di intendere e di volere e quindi non capirebbe!”

“Voglio che il Cardinale ed il Papa mi diano spiegazioni! Don Antonio, da uomo di Dio, non doveva comportarsi cosí, adesso é troppo tardi per scuse e per soluzioni alternative, si deve spogliare! Non é degno di rappresentare Dio! Non vogliamo il nulla osta per andare in un’altra chiesa come ci ha proposto, pensando di lavarsi le mani, come fece Ponzio Pilato condannando a morte Cristo, noi vogliamo che nostro figlio faccia la Prima Comunione in quella chiesa, e che non sia Don Antonio, anzi, il signor Antonio Raso a celebrarla, ma chiediamo al Cardinale Sepe di essere lui in persona a celebrare, gli chiediamo questo gesto prima di andare in pensione, e soprattutto, chiediamo a Papa Francesco di spogliare questo signore, che al posto di chiedere scusa ci ha tenuto a lavarsi la coscienza sulla stampa, ha utilizzato il covid come alibi, ma un anno e mezzo fa, quando rifiutava l’iscrizione al catechismo, dov’era il covid?”.

Mary é arrabbiata, si é sentita mortificare e discriminare il proprio piccolo da un uomo di chiesa, da un uomo che secondo lei dovrebbe fare esattamente il contrario. In quests vicenda sono entrati a gamba tesa anche i genitori di Andrea, il bimbo autistico di Afragola escluso dalla recita natalizia.

“Siamo stufi di vedere i nostri figli emarginati – dichiara la mamma di Andrea, oggi Presidente Nazionale di un noto osservatorio per la disabilità –a me la scuola lo ha escluso affermando che poiché non parla e non capisce era inutile la sua partecipazione, anzi, poteva solo disturbare, adesso Massimo escluso con le solite parole di conseguenza e discriminazione, noi abbiamo combattuto e vinto contro la scuola, faremo lo stesso insieme ai genitori del piccolo Massimo, vogliamo chiarezza, Azzolina con noi é stata eccezionale, adesso che intervenga il Papa!”.

La famiglia del piccolo Massimo ha affidato tutto ad un legale napoletano per la valutazione del caso, lo stesso che ha assistito la famiglia di Andrea.