Ospedali Covid sempre più affollati, a farne le spese anche i nosocomi che non sono interamente dedicati al trattamento della pandemia. Per ovviare alla problematica, la direzione sanitaria ha espressamente chiesto che tutti i pazienti vengano trattati come presunti positivi e quindi sottoposti a tamponi preventivi prima di essere smistati nei dovuti reparti. Questo schema però, sembra non sortire i frutti sperati. A Sessa Aurunca il reparto Covid non è stato allestito ed il pronto soccorso funziona ad intermittenza. Pazienti che attendono gli esiti dei tamponi per ore, perfino giorni, in attesa del responso, il reparto quindi chiude automaticamente per la sanificazione. Anche l’ospedale di Piedimonte MAtese non se la passa bene, dopo i 13 contagi registrati tra il personale sanitario, se ne aggiungono altri 3. Sulla questione, hanno spiegato Raffaele Ciaramella e Nicola Cristiani, entrambi della Cisl, c’è bisogno di un tavolo con l’Asl e le altre sigle sindacali, bisogna stabilire regole ed interventi mirati.
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