Discoteche aperte in Sardegna: aperta indagine per epidemia colposa

Dopo il servizio andato in onda ieri nella trasmissione Report, ora i magistrati indagano sulla scelta della Regione di tenere aperti locali da ballo in estate. Si cerca di capire se questa decisione abbia provocato l’aumento dei contagi.

L’ipotesi è epidemia colposa, la stessa su cui indaga la Procura di Tempio Pausania – in Gallura – che già a fine agosto aveva aperto un fascicolo dopo il moltiplicarsi di contagi in una Sardegna che a luglio registrava pochissimi casi.

L’azione scatta a meno di dodici ore dalla messa in onda di un servizio di Report in cui vari consiglieri regionali di maggioranza e opposizione hanno spiegato come si è arrivati a tarda sera all’ordinanza del 12 agosto.

Centrali le parole del capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Angelo Cocciu, che spiega il tentativo di conciliare rilancio economico e rischio sanitario da Covid.

Chiare le possibili ripercussioni sulla salute dei sardi, ora alle prese con la seconda ondata: tracciamenti saltati anche nei piccoli paesi, ricoveri e morti, solo ieri tredici.

“Non si trattava – dice – di tenere aperte le discoteche fino al 31 agosto, perché così avremmo ‘ammazzato’ la Sardegna, considerato che il contagio iniziava a crescere. Solo uno o due giorni. Abbiamo rischiato un po’ “. Parole da cui già in serata si è dissociato il partito, con una presa di posizione del coordinatore e deputato Ugo Cappellacci.