ASL e Centri Convenzionati sul piede di guerra: 8 strutture dell’area a nord di Napoli scrivono al Prefetto di Napoli

Soffia area di guerra tra l’ASL Napoli 2 Nord e i Centri Convenzionati a fornire Assistenza Domiciliare Integrata a pazienti, con grandi sacrifici fatti dal 2013, garantendo assistenza a costi più bassi del mercato per venire incontro alle necessità dell’emergenza. Gli 8 centri hanno fornito dal 2013, in uno spirito mutualistico, assistenza infermieristica e fisioterapica a domicilio, garantendo i servizi che L’ASL Napoli 2 Nord era chiamata a dare ai cittadini.

Gli 8 centri, San Ciro, AIAS di Afragola, Rodi, Iflhan, Serapide, Panda, San Vincenzo e Villa Serene DHC, hanno scritto anche al Prefetto Valentini per ottenere risposte certe che possono garantire continuità ai loro lavoratori, in questo periodo che la Pandemia blocca anche i licenziamenti. La lettera-protesta indirizzata al direttore generale dell’ASL Napoli 2 Nord, Antonio D’Amore, al direttore sanitario Monica Vanni, al direttore amministrativo Francesco Balivo e al responsabile delle Cure Domiciliari, mette sotto accusa la volontà di concludere l’iter della gara di affidamento a Medicasa il prossimo 1 marzo, una decisione che metterebbe in ginocchio il sistema ADI garantito dagli 8 centri senza una dovuta programmazione e soprattutto dopo 8 anni di sacrifici fatti fornendo un servizio a costi molto più bassi.

I Centri non avendo alcun potere contrattuale se valoriale di aver garantito il servizio fino al prossimo 28 febbraio, riverseranno tutte le responsabilità sui vertici dell’ASL per l’eventuale interruzione del servizio e soprattutto per tutte le nascenti vertenze di lavoro.