A Pomigliano D’arco degli ignoti hanno rubato il busto in ottone eretto nel 2000 in memoria di Salvo D’Acquisto nell’omonima piazza.
“Sull’accaduto stanno indagando i Carabinieri mentre noi della Polizia Locale stiamo verificando tutte le registrazioni delle telecamere anche se quel puntò della città non è raggiunto dalla videosorveglianza. Sono stati forzati i perni che reggevano il busto. Ora bisogna capire se si tratta di un atto vandalico, di uno sfregio, oppure di un furto di metallo.”- ha spiegato il Comandante della Polizia Locale di Pomigliano Luigi Maiello.
“Di fronte a uno dei tanti effetti del vandalismo e degrado sociale e culturale bisogna reagire fermamente con un controllo capillare del territorio, con tutti i mezzi e gli strumenti adeguati! – ha commentato Carmine D’Onofrio, rappresentante di Europa Verde a Pomigliano.
“Le istituzioni devono farsi sentire e i colpevoli vanno individuati e condannati in maniera esemplare, si tratta di un grave attacco la memoria di un uomo valoroso e alle forze del ordine“-ha concluso il Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli.
Nella tarda serata di ieri la statua, lievemente danneggiata, è stata ritrovata in Via Taranto, una strada isolata di Pomigliano D’Arco. Individuata anche l’auto con la quale i ladri avevano raggiunto la piazza: a bordo, controllati un 18enne e un 17enne, entrambi incensurati.
Durante il controllo hanno confessato di aver rubato la scultura per acquistare droga. Nelle loro tasche, infatti, i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato 2,7 grammi di crack e 5,6 di marijuana. In auto anche strumenti di effrazione. Dovranno rispondere di furto aggravato e detenzione di droga a fini di spaccio.
La statua, ora custodita negli uffici della stazione locale, sarà presto ricollocata al suo posto.
Durante il controllo hanno confessato di aver rubato la scultura per acquistare droga. Nelle loro tasche, infatti, i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato 2,7 grammi di crack e 5,6 di marijuana. In auto anche strumenti di effrazione. Dovranno rispondere di furto aggravato e detenzione di droga a fini di spaccio.
La statua, ora custodita negli uffici della stazione locale, sarà presto ricollocata al suo posto.