Ferita una donna durante una stesa, sale la tensione tra i clan

Napoli – Una nuova faida tra clan. E’ questa l’ipotesi al vaglio degli inquirenti che stanno indagando sulla “stesa” avvenuta sabato in pieno giorno in Via Serino a Barra. In quella circostanza rimase anche ferita una donna innocente che stava passeggiando insieme al fidanzato. La vittima 25enne ha riportato una frattura al piede provocata da un colpo d’arma da fuoco. I due hanno spiegato che stavano passeggiando in Via Serino, quando due persone in sella ad uno scooter hanno esploso diversi colpi d’arma da fuoco in aria. Probabilmente la donna è rimasta ferita per il rimbalzo di un proiettile; l’episodio si sarebbe potuto trasformare in tragedia, dato che il raid è avvenuto in pieno giorno mentre in strada c’erano parecchie persone.

Le indagini del caso sono affidate ai Carabinieri della Compagnia Poggioreale, che al momento non escludono nessuna pista. L’ipotesi che gli investigatori più stanno valutando, è quella che l’episodio sia legato ad un messaggio di avvertimento tra clan criminali. Una sorta di dichiarazione di guerra ai vertici della camorra barrese. Su tale ipotesi, gli inquirenti stanno però cercando di capire quale gruppo criminale abbia potuto dichiarare guerra ai clan Cuccaro e Aprea, egemoni a Barra con il quartier generale nel rione Bisignano e Via Serino. L’attenzione degli uomini dell’Arma è al momento proiettata sulla vicina Ponticelli, dove c’è una forte contrapposizione tra due “cartelli”. Da un lato ci sono i gruppi De Luca Bossa, Minichini e Casella che sono federati con la mala barrese; dall’altro i De Martino e De Micco. L’ipotesi degli inquirenti sarebbe dunque, che ad agire possano essere stati esponenti di questi ultimi due gruppi, avvalorando la tesi di un eventuale appoggio del clan Mazzarella, egemone nelle zone di San Giovanni a Teduccio e Portici.

Al momento è solo un’ipotesi, ma il timore degli investigatori è quello che la “stesa” dell’altro giorno sia l’inizio di una nuova faida tra clan camorristici, per il controllo del territorio e degli affari illeciti nell’area orientale di Napoli. Un’ipotesi che potrà avere riscontro o meno col proseguimento delle indagini che potranno far luce sull’accaduto, ma che se dovesse essere reale, vedrebbe dunque il via ad uno scenario di guerra e violenza in una zona già “calda” della città partenopea.