Filmato incidente Mottarone

Filmato incidente della funivia del Mottarone, contenuto giornalistico o sciacalaggio?

Da poco più di 24 ore, circa 60 secondi di filmato stanno dividendo l’opinione pubblica in Italia. Stiamo parlando del video che ritrae l’incidente avvenuto sulla funivia del Mottarone lo scorso 23 maggio.

Il filmato pubblicato in esclusiva dal TG3 e dal TG di La7 sono stati ripresi poi da tutti gli organi di stampa. Immagini senza dubbio forti che ripercorrono attimo per attimo quanto avvenuto quella tragica mattina.

Con la diffusione del video è divampata immediatamente una feroce polemica sulla necessità o meno di rendere pubblici quegli attimi drammatici. Dal punto di vista della nostra linea editoriale, abbiamo ritenuto di pubblicarlo perché costituisce un contenuto giornalistico di rilievo. Dall’11 settembre 2001 il modo di veicolare le notizie è cambiato su scala globale, favorendo la diffusione di contenuti multimediali, anche con immagini cruente, ma che rispecchiano la realtà dell’accadimento, essendo appunto video realizzati in presa diretta.

In Italia, dove culturalmente si è restii ai cambiamenti, questo modo nuovo di fare informazione, viene etichettato come una mancanza di sensibilità e una ricerca continua dello scoop da parte dell’opinione pubblica. Fomentata spesso da “influnecer” in continua ricerca di facili consensi.

Discorso diverso per gli addetti ai lavori che ieri si sono dissociati dalla pubblicazione di questo filmato. In Italia il tasto del contenuto giornalistico adeguato, viene premuto senza criterio. Le polemiche di queste ore non sono avvenute in tantissimi altri accadimenti tragici, prendiamo ad esempio le immagini dei migranti che muoiono affogando nel canale di Sicilia o le esecuzioni di innocenti che avvengono durante gli attentati terroristici. L’elenco di situazioni simili è veramente lungo.

Tornando sul video della Funivia del Mottarone resta per la nostra linea editoriale un contenuto giornalisticamente importante. Perché in questo modo l’opinione pubblica ha potuto constatare con i suoi occhi che con i freni d’emergenza inseriti, non avrebbero perso la vita 14 persone. La Procura di Verbania, ieri si è affrettata a redigere un comunicato stampa dove sottolineava “che la pubblicazione era vietata perché si tratta di atti relativi a procedimenti ancora in corso, anche se non vige più il segreto perché noto agli indagati”. Il procurato della Repubblica Olimpia Bianco, dovrebbe chiedersi anche chi e perché ha fornito il filmato a due colossi dell’informazione nazionale, su una vicenda sulla quale stava calando il silenzio dopo gli arresti e le repentine scarcerazioni delle prime ore dopo l’incidente.