di Simona Lazzaro – La Corea del Nord l’ha fatto ancora: un missile non identificato, probabilmente un missile balistico a raggio intermedio, è stato lanciato da Pyongyang in direzione dell’arcipelago Giapponese.

Suonano le sirene a Hokkaido e Aomori

Avvistato l’oggetto, il governo nipponico ha emesso un’allerta alle 07:29 ora locale e ha chiesto ai residenti delle zone a rischio, Hokkaido e Aomori, due aree settentrionali del Paese, di abbandonare le proprie abitazioni e di recarsi nei rifugi.

Fortunatamente, non ci sono state vittime e il missile sembra essere caduto in mare.

La reazione del Giappone e della comunità internazionale

Fumio Kishida, il premier giapponese, ha condannato fermamente il gesto ostile di Kim Jong-un; gli ha fatto eco il capo-segretario di gabinetto Matsun, che ha affermato che le ripetute azioni della Corea del Nord rappresentano non solo una minaccia per il Giappone, ma anche per la pace mondiale.

Immediato il sostegno dell’Unione Europea, che ha definito il lancio del missile “un’azione ingiustificabile”, e degli Stati Uniti che, unitamente al governo di Seul, hanno risposto alla provocazione nordcoreana con un’esercitazione dedicata ai bombardamenti di precisione, bombardando un’isola disabitata, Jinko, nel mar giallo.

“Corea del Sud e Stati Uniti” ha spiegato in una nota il comando di Seul “hanno dimostrato la volontà di rispondere con severità a qualsiasi minaccia del Nord, nonché le loro capacità di condurre un attacco di precisione”. Secondo la Corea del Sud, Pyongyang avrebbe quasi completato i preparativi per un test nucleare.

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