Una barista, 20enne, organizzava festini notturni a casa sua a base di musica ad alto volume, schiamazzi ma soprattutto sesso con gemiti che riuscivano a superare anche l’insonorizzazione di muri e pavimenti. Dall’altra parte, o meglio, al piano di sotto, un’altra 20enne di professione agente della polizia stradale. E’ quest’ultima la vittima della movimentata vita della sua vicina di casa. I rumori prodotti dalla barista la disturbano e le impediscono di avere un sonno tranquillo.A denunciarla, una vicina di casa, di professione agente della polizia stradale e anch’essa 20enne. E’ lei infatti la “vittima” dei continui rumori provocati dalla movimentata vita notturna della barista. Dopo mesi si è arrivati alla conclusione del processo. La barista si è vista condannata al pagamento di una ammenda da 200 euro.