Vasapollo denuncia il Boss Ciccarelli

Per evitare le condanne, il boss del Parco Verde Antonio Ciccarelli, aveva congegnato un piano secondo cui tutta la colpa per l’omicidio di Amato e Solimente, sarebbe ricaduta sul pentito Mariano Vasapollo  e Masi Gennearo. A dichiararlo è stato Vasapollo nei suoi ultimi verbali, ha raccontato ai magistrati di aver ricevuto una lettera in carcere, nella quale Ciccarelli chiedeva al suo ex sodale di avviare una falsa collaborazione. Tutto al solo scopo di spingere Vasapollo a scagionarlo in merito al coinvolgimento dello stesso Ciccarelli nei due omicidi. Delitti in cui Ciccarelli è indicato come mandante.

Il racconto di Vasapollo

Quando io stavo in carcere a Viterbo, agli inizi di settembre 2022 fui chiamato dal magazzino casellario del carcere perché dovevo ritirare un paio di scarpe; l’assistente del magazzino mi disse che c’era una lettera per me, mi fece firmare e me la consegnò. Questa lettera l’ho portata con me e la voglio consegnare all’autorità giudiziaria. Preciso che si tratta di una busta gialla sulla quale è indicata, come mittente, mia sorella, Vasapollo Rossana, della quale è indicato un indirizzo che reputo falso. Mi sembrò strano, dunque, ricevere questa lettera. Aperta la busta in cella, vidi che nella busta vi era una lettera scritta con il po.

Mi sono reso conto subito che a scriverla è stato Ciccarelli Antonio. Infatti nella missiva si parla dell’omicidio di Amaro Gennaro di cui io sono stato l’esecutore materiale e lui, come già rappresentato da me, è stato il mandante. In questa lettera, Ciccarelli mi chiede di intraprendere una falsa collaborazione con la giustizia, ovvero di scagionarlo in merito agli omicidi Amato e Solimene, per i quali è stato il mandante. In particolare mi scrive che, se io lo avessi discolpato, avrebbe pensato lui a me e al mio mantenimento, facendomi avere una somma dai 5 ai 10.000 euro al mese, somma che sarebbe arrivata alla mia compagna. In poche parole lui vuole che io racconti a voi che Masi Gennaro ha ammazzato Solimene Emilio perché quest’ultimo dava fastidio alla compagna di Masi Gennaro, prima che Masi iniziasse a collaborare con la giustizia”.

Vasapollo dichiara di non aver mai risposto alle lettere, che adesso possono essere pubblicate in esclusiva su InterNapoli.