AMORE PER NAPOLI MOVIMENTANO LA MIA VIGILIA DELL’ATALANTA

di Nando Troise – Il calendario ci riserva una insidiosa partita con l’Atalanta. Da gennaio 2023 ad oggi le uniche due squadre italiane che hanno battuto il Napoli sono Inter e Lazio. Il Napoli torna in campionato forte di una sequenza di risultati a dir poco strepitosa. E’ primo in classifica. A mio modesto avviso il campionato è ancora aperto. E il Napoli, senza per que- sto dover favoleggiare di scudetto, può condurre in porto un girone di ritorno spettacoloso.

Ha trovato un certo equili- brio, nel quale dovrà rientrare, senza tur- barlo, Raspadori; ha le carte in regola per produrre un gioco migliore. Chiarisco che per migliore non intendo più bello ma più scarno. La settimana scorsa rile- vai, non senza preoccupazione, le insidie di una manovra che mi sembrava frutto di spontaneità e basta. Non la sconfitta interna con la Lazio, di per sé imprevista, ma la robustezza dell’impresa laziale, conferma in me qualche perplessità. La compagine di Luciano non poteva, né doveva prendere quel gol.

Un corto cir- cuito di tal genere può solo esplodere in un complesso che giochi appunto spon- taneo. E si regga sulla disinvoltura e sulla freschezza atletica. Chi ha duttilità tattica, furbizia, esperienza rimedia con quello alla stanchezza, che non escludo sia serpeggiata nella partita che ha visto la sconfitta casalinga del Napoli. In pa- role più povere esorterei Spalletti a ren- dere meno fluida, pur non alterandone la semplicità, la manovra che sta produ- cendo oggi la squadra. Una manovra che tende a ripetere, mi sembra, quelle che ad altissimo livello fanno il Barcellona ed il City. Cioè sorniona a centrocampo, grazie ad un Lobotka da campionato del mondo, e rapida, agile in attacco.

Dove andremmo più cauti, ad esempio, è nel- l’arrembante gioco che sviluppano i pur bravi Di Lorenzo e Mario Rui. Sulla for- mazione, al momento in cui scrivo, non ho notizia precisa. Comunque se Kim non dovesse farcela credo che Ostigard e Juan Jesus possano sostituirlo degna- mente. Per il vice – Lozano si può ricor- rere a Zielinski ala tattica; il giovane polacco ha dimostrato di essere bravo anche di punta. Il problema, comunque, insisto nel dirlo, è rendere più scarno e meno brillante il movimento del com- plesso. Spalletti può riuscirci con la col- laborazione ormai affettuosa che sta riscuotendo dai calciatori, con Di Lo- renzo alla testa. Tutti, in questi ultimi tempi si stanno affannando a scoprire il segreto di questo Napoli.

Illustri critici hanno parlato di Osimhen, altri di Kvara. Dello spettacoloso Lobotka pochi si sono ricordati. Al centro della squadra Lo- botka si sta muovendo con un’autorità ed una grinta eccezionali. La trasforma- zione che si sta verificando in lui è vera- mente notevole. Da finisseur delizioso ed elegante lo slovacco è diventato un ine- sauribile lottatore, disposto anche al con- trasto ed al recupero palloni.

La posizione, la grinta, l’accanimento di Lo- botka dovranno adesso temperarsi con la lucidità e lo spunto offensivo di Zielin- ski. Se questa verticale prevarrà nel gioco partenopeo e la difesa riuscirà a contenersi, il Napoli potrà ancora miglio- rare parecchio. Va segnalato che in que- sta vigilia, qualche bello spirito non ha mancato di ricordare ai napoletani l’in- sulto, non certo scherzoso, che i berga- maschi riservano al Napoli ed ai napoletani. L’Atalanta vorrebbe dare un’altra brutta legnata al Napoli. Appo- stato a Castelvolturno il Napoli ripensa adesso al suo campionato che, miracolo- samente risvegliato, va adesso onorato con ancor più impegno. L’Atalanta sem- bra proprio fatta apposta per proseguire la corsa mantenendo il primo posto in classifica.

ICP ORSINI Casoria