Frode Iva: arrestati finanzieri e dirigente Agenzia Entrate,12 misure cautelari

 

Figurano anche tre ispettori della Guardia di Finanza e un dirigente dell’Agenzia delle Entrate in servizio a Napoli tra i 12 destinatari di altrettante misure cautelari ,tra cui imprenditori e professionisti, ritenuti appartenenti a un’associazione a delinquere accusata di avere messo a segno un’ ingente frode d’Iva di livello transnazionale attraverso la commercializzazione di prodotti elettronici, in particolare di Airpods. Il sistema escogitato avrebbe reso possibile la frode e anche la vendita illecita a prezzi estremamente bassi violando le leggi sulla concorrenza. A indagare sulla vicenda è stato il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli. I militari hanno notificato le misure cautelari su richiesta della Procura Europea che ipotizza, oltre alla frode transnazionale, anche i reati di corruzione, accesso abusivo ai sistemi informatici, riciclaggio e auto riciclaggio. La base dell’associazione è stata localizzata in uno studio professionale partenopeo, che opera anche all’estero. La frode si basava proprio sull’aiuto di pubblici ufficiali infedeli, finiti tutti in carcere, tra Santa Maria Capua Vetere in provincia di Caserta e Poggioreale a Napoli  e le indagini della Procura Europea hanno interessato ben 19 Paesi dell’Unione. I pubblici ufficiali arrestati, secondo quanto emerso, si sono mostrati disposti a rivelare informazioni coperte da segreto, acquisite accedendo a dabatase riservati, in cambio di “mazzette”. La Guardia di Finanza di Napoli ha anche sequestrato beni mobili e immobili per otto milioni di euro.