Durante la pandemia, la camorra faceva le consegne

I carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna (Napoli), nella giornata odierna, hanno arrestato a Caivano, in provincia di Napoli, ben 20 persone. Esse sarebbero accusate, a vario titolo, dalla Dda di associazione di tipo mafioso, denominata clan Gallo-Angelino, nonché di estorsioni consumate e tentate, di detenzione e porto di armi da guerra e comuni da sparo, delitti aggravati dal cosiddetto metodo mafioso. Secondo quanto emerso dalle indagini, di fatto, durante la pandemia, la camorra foraggiava la popolazione portandole la spesa. Sono stai scoperti impianti di video sorveglianza nascosti nelle mura, e armi, Kalashnikov, seppelliti pronti all’uso.

I militari dell’arma hanno anche ripreso le consegne, che pare siano state realizzate anche attraverso attività lecite, volte al soccorso di soggetti economicamente già fragili e maggiormente indeboliti dal periodo di pandemia dall’emergenza Covid 19. Così sono state poste in essere una forma di “sostegno interessato” verso i giovani bisognosi che avevano perso il lavoro, in particolare, in tale periodo di assoluto blocco delle attività, sarebbe stato organizzato un vero e proprio “banco di distribuzione di alimenti” alle famiglie bisognose di Caivano.