Si laurea in carcere confessando i delitti sulla tesi

Catello Romano, 33 anni, ha conseguito la laurea in Sociologia con il massimo dei voti e la lode, nonostante sia attualmente detenuto a Catanzaro per diverse condanne definitive, tra cui quella per l’omicidio del consigliere comunale del Pd a Castellammare di Stabia, Gino Tommasino, nel 2009. Questo tragico evento, che ebbe un impatto significativo sulla città e sulla politica nazionale, è diventato il fulcro della sua tesi di laurea intitolata “Fascinazione criminale“. Romano, ex membro del clan D’Alessandro, ha ammesso di aver fatto parte del commando armato che ha commesso altri tre omicidi in due agguati nel 2008: uno in cui hanno perso la vita Carmine D’Antuono e l’innocente Federico Donnarumma, e un altro in cui è morto Nunzio Mascolo, entrambi avvenuti in tempi ravvicinati.

Nella sua tesi, Romano rivela dettagli legati a delitti ancora insolubili, aprendo la possibilità agli investigatori di fare luce su casi di cronaca rimasti irrisolti. La Dda di Napoli ha acquisito una copia del suo scritto, che è stato valutato con il massimo dei voti e la lode dalla facoltà di Catanzaro. La tesi funge da sorta di autobiografia per Romano, attualmente condannato a trascorrere ancora una decina di anni di carcere, in particolare per l’assassinio del consigliere Tommasino. Romano descrive i momenti dell’omicidio, evidenziando il suo tentativo di avvisare gli altri membri del commando della presenza del figlio minorenne nell’auto guidata dalla vittima, ma senza riuscire a fermare l’agguato.