Casoria, intervista all’assessore al Bilancio Rosario Poliso: “Pressione a tenaglia sugli evasori, Casoria recupera 13 milioni per creditori. Piano per le assunzioni”

Come si amministra un Comune in dissesto e quali ricadute ha questo stato nella vita quotidiana sia dell’Ente che dei suoi cittadini?

La gestione di un Comune in dissesto è molto complessa; è una gestione finalizzata prioritariamente a realizzare risorse per il risanamento finanziario dell’Ente; a rimuovere le cause che lo hanno generato, le cui origini vanno ricercate nel passato. Sul versante dei servizi ai cittadini, l’ente è tenuto a garantire esclusivamente quelli essenziali, eliminando ogni possibile forma di spreco o di spesa che non sia indispensabile. Le aliquote e le tariffe dei tributi sono portate obbligatoriamente ai livelli massimi previsti dalla normativa. È facilmente intuibile che tali vincoli limitano la gestione del bilancio; quotidianamente bisogna confrontarsi con problemi che un Comune in condizione di normalità non vive.

Nel tempo il nervo scoperto del settore finanziario del Comune di Casoria è riconducibile all’alto grado di evasione ed alla difficoltà di procedere ad una riscossione efficace. Negli ultimi mesi sono state messe in atto misure radicali: quali risultati potranno portare?

 Il risanamento finanziario non può prescindere dal miglioramento del basso grado di riscossione delle entrate che è la causa principale di ogni deficit finanziario.

In questi mesi abbiamo messo in campo una intensa attività di contrasto alla evasione tributaria approvando uno specifico regolamento; abbiamo approvato il regolamento generale sulle entrate; bonificato le banche dati; abbiamo migliorato i sistemi informativi affinché si possano incrociare  dati e notizie utili per scovare gli evasori.  

L’attività avviata quest’anno attraverso la Publiservizi è orientata proprio al potenziamento delle Entrate; ed i risultati di questa attività sembrano confortanti.

La strada intrapresa è quella giusta e porterà il Comune fuori dal dissesto, ma va anche detto che un significativo miglioramento della riscossione non si realizza in un lasso temporale breve, poiché sono tante e diverse le variabili in gioco; dall’efficacia degli strumenti di riscossione alla propensione dei cittadini al pagamento spontaneo dei tributi; per non parlare delle difficoltà socio-economiche.

Il dissesto limita di molto l’azione di un Comune in termini di investimenti, ma a Casoria tanti sono i cantieri aperti e le opere in via di ultimazione. Come siete riusciti ad unire le esigenze di spesa alle nuove opere pubbliche?

E’ vero. Nonostante il dissesto finanziario e la carenza di personale,  il Comune di Casoria si è dotato di un’adeguata organizzazione per  intercettare finanziamenti finalizzati a realizzare investimenti di riqualificazione urbana che significa riqualificazione del patrimonio edilizio, contestualmente al miglioramento della vita dei cittadini. Nell’ultimo bilancio approvato la spesa programmata per investimenti per il triennio 2023/2025 è stata di oltre 65 milioni, investimenti a valere, per gran parte, sui programmi Pnrr e Pics.

Il merito dei cantieri oggi aperti va certamente attribuito all’Amministrazione tutta; una attività che ha coinvolto e coinvolge incessantemente il settore tecnico, ma anche quello amministrativo-finanziario.

Altro problema storico di Casoria è legato ai crediti vantati da anni da molti cittadini ed incagliati nel dissesto. Le notizie di primi accordi transattivi sembrano preludere ad uno spiraglio per tanti: come si sta lavorando su questo fronte?

La gestione del passato compete all’Organismo Straordinario di Liquidazione. L’Amministrazione ad oggi ha trasferito risorse monetarie per circa 13 milioni, tra fondi liberi e vincolati, che stanno consentendo di formulare i primi accordi transattivi con i creditori. Tali attività proseguiranno secondo un ordine cronologico delle richieste e dovrebbero portare ad una riduzione della massa passiva mediamente del 50 per cento. Valuteremo poi, se necessario, accedere ad una anticipazione di liquidità per alimentare le risorse destinate a pagare i creditori.   

La carenza di personale e il blocco delle assunzioni hanno avuto ricadute negative sulla macchina comunale nel corso degli ultimi anni. Possiamo ipotizzare una svolta nel breve-medio termine?

L’Amministrazione  è impegnata nel potenziamento delle risorse umane e la programmazione del bilancio va proprio in tale direzione. Recentemente è stato approvato da parte del Ministero dell’Interno il Piano del fabbisogno del personale previsto per il 2023 che andrà a potenziare l’organico dell’ente in diversi settori per un costo totale di assunzioni a tempo indeterminato per circa 768 mila euro. Proprio qualche giorno fa il Comune ha anche aderito, con atto di Giunta, al piano straordinario di assunzioni per la politica di coesione che consentirà di potenziare l’organico  con ulteriori  9 funzionari in vari settori con risorse etero finanziate, ossia non a carico del bilancio dell’Ente.

Ma bisogna essere onesti: la spesa del personale deve fare i conti con i vincoli derivanti dal dissesto che impongono un contenimento delle dinamiche retributive, da un lato; dall’altro, la capacità di sostenerla sui bilanci futuri dell’ente, in regime di equilibrio finanziario. E le soluzioni vanno ricercate e programmate, come stiamo facendo, in questo delicato e complesso contesto.

A ormai quasi 4 anni dalla dichiarazione di dissesto ed ad un anno e mezzo dal suo insediamento come assessore può fornirci un quadro aggiornato sullo stato finanziario del Comune di Casoria?  

 Non è semplice dare una risposta a questa domanda, almeno in poche battute. Il Comune di Casoria è ancora in procedura di dissesto. E questo non lo dobbiamo dimenticare, per tutti i vincoli e limiti normativi che abbiamo citato in precedenza.  

Abbiamo messo in campo azioni per migliorare la gestione ed in particolare la riscossione; non vorrei essere ripetitivo, ma deve essere chiaro a tutti che solo attraverso tale obiettivo potrà essere  garantito nel tempo un equilibrio di bilancio stabile e duraturo; consentire l’erogazione di servizi di qualità ai cittadini; ridurre la pressione fiscale. Gli atti adottati e quelli programmatici vanno in questa direzione.

Oggi il Comune presenta bilanci in equilibrio senza fare mai ricorso all’anticipazione di tesoreria; è attenta alle passività potenziali che sono coperte da adeguate risorse accantonate; ha realizzato avanzi di amministrazione trasferiti all’OSL per il risanamento. In altri termini, è un’amministrazione che opera in equilibrio finanziario. Ma esiste il peso del passato che va definitivamente chiuso. E in tal senso si sta operando.

Le difficoltà chiaramente sono ancora tante, sarebbe stupido negarlo.   Ma ogni giorno nessuno si risparmia per fronteggiarle con impegno e dedizione.