Assessore al Comune di Napoli difende l’operato nel caso del figlio di Rita De Crescenzo

Il recente ritrovamento del figlio di Rita De Crescenzo, assessore alle Politiche sociali Trapanese, ha suscitato un forte interesse nell’opinione pubblica. Il giovane, che era irreperibile da quasi un anno dopo essere fuggito da una casa famiglia lo scorso aprile, è stato rintracciato durante un controllo del reparto Git Motociclisti della Polizia Locale, mentre percorreva il Lungomare di Napoli a bordo di uno scooter.

Ai controlli, il ragazzo è risultato senza patente e destinatario di una segnalazione di rintraccio. È stato quindi condotto in caserma in via Santa Maria del Pianto con l’ausilio del reparto minori della Polizia Locale Uotesm. Successivamente, gli assistenti sociali comunali sono intervenuti, decidendo il suo trasferimento in un’altra casa famiglia nel casertano.

Rispetto alla vicenda, l’assessore alle Politiche sociali Trapanese ha dichiarato: “Il Comune, quale ente deputato alla tutela dei minori, deve attenersi al rispetto delle norme vigenti a tutela innanzitutto della riservatezza loro e delle rispettive famiglie. Sulla vicenda resa pubblica da diversi anni ed in particolare nei giorni scorsi, relativa ad un minore che si era allontanato da una casa famiglia ed è stato riaffidato alla Pubblica Tutela, è opportuno discuterne esclusivamente tra i soggetti coinvolti.”

L’assessore ha sottolineato che i procedimenti relativi ai minori possono sempre essere rivisti e che contro il dispositivo di un’autorità giudiziaria eventualmente ritenuto sovradimensionato o incongruo, è possibile proporre reclamo o fare appello, a seconda della fase processuale in cui ci si trova.

“La legge ha istituito figure di garanzia preposte alla tutela degli interessi dei minori, sia nel procedimento che nell’esercizio delle funzioni tutorie. Sono del tutto sereno rispetto all’operato dei nostri professionisti coinvolti ed esistono atti in possesso dell’autorità giudiziaria che raccontano i dettagli di una vicenda complessa e di tutti gli interventi effettuati, le risorse profuse ed i tentativi esperiti per condurre la vicenda alla migliore soluzione,” ha affermato l’assessore.

Infine, ha espresso piena solidarietà e vicinanza dell’amministrazione al Servizio Sociale, sottolineando la convinzione che abbiano agito nel pieno rispetto non solo della legge, ma anche dei principi deontologici e professionali. L’Amministrazione comunale di Napoli e i Servizi Sociali, ha concluso l’assessore, non si sono mai sottratti ai loro compiti istituzionali e a un’interlocuzione nella cornice della legalità e a reale tutela dell’interesse del minore.