Il mondo del giornalismo è in lutto per la tragica scomparsa di Fabio Postiglione, 44 anni, giornalista del “Corriere della Sera“, deceduto nella notte tra il 28 e il 29 gennaio 2025 in un incidente stradale a Milano.
Secondo le prime ricostruzioni, Postiglione stava rientrando a casa in sella al suo scooter quando, sulla Tangenziale Est all’altezza di Cologno Sud, si è scontrato con un’automobile, perdendo il controllo del mezzo e finendo contro il guardrail. Nonostante l’intervento tempestivo dei soccorsi, è deceduto poco dopo l’arrivo all’ospedale San Raffaele.
Nato a Napoli, Postiglione aveva iniziato la sua carriera giornalistica presso il quotidiano “Il Roma“, distinguendosi come cronista di nera e giudiziaria. Nel 2009 era diventato giornalista professionista e, nel corso degli anni, aveva collaborato con diverse testate, tra cui il “Corriere del Mezzogiorno“, dove nel 2019 era stato nominato responsabile dell’edizione lucana. Nel 2020 si era trasferito a Milano per entrare nella redazione del “Corriere della Sera“.
La sua dedizione al lavoro lo aveva portato a indagare su temi delicati legati alla criminalità organizzata, tanto che nel 2015 era stato posto sotto scorta a seguito di minacce ricevute per le sue inchieste sulla camorra.
Fabio lascia la moglie, Valentina Trifiletti, giornalista di Mediaset, con la quale viveva a Cernusco sul Naviglio. Numerosi i messaggi di cordoglio espressi da colleghi e istituzioni. Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, lo ha ricordato come “un bravissimo cronista, di grande talento”, porgendo le condoglianze ai familiari.
Le indagini sulla dinamica dell’incidente sono in corso. La Polizia Stradale sta acquisendo le registrazioni delle telecamere per chiarire le circostanze dello scontro. Il conducente dell’automobile coinvolta, un 44enne moldavo in vacanza in Italia, è stato identificato e sottoposto all’alcol test, risultato negativo. Attualmente è indagato per omicidio stradale.
La comunità giornalistica napoletana ha espresso profondo dispiacere per la perdita di un collega stimato e coraggioso, annunciando l’intenzione di organizzare una commemorazione in suo onore.
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