Scattato all’alba, a Fuorigrotta, vicino a bar molto frequentato
Sarebbe riconducibile a contrasti sorti nel mondo della droga l’agguato mortale scattato all’alba nel quartiere Fuorigrotta di Napoli, nei pressi di un noto bar dove la domenica in tanti consumano la colazione prima di rientrare a casa dopo una notte trascorsa in discoteca o nei locali della movida.
I colpi del killer, secondo i primi rilievi a sparare sarebbe stata una sola persona, hanno ferito a morte Pasquale D’Anna, 34enne con precedenti per spaccio.
Ferite molto più lievi per l’uomo che era in sua compagnia, Massimo Aragiusto, 40 anni. I due erano in un’auto ferma in discesa vicino a una pizzeria quando il sicario, con il volto coperto e in sella a uno scooter, si è affiancato e ha sparato. Secondo i testimoni avrebbe esploso 3-4 colpi prima di fuggire e lasciare il 34enne moribondo e il suo amico ferito.
La vettura, senza controllo, è lentamente scivolata verso il marciapiede e dopo essere finita contro una macchina parcheggiata, ha urtato e fatto cadere due moto parcheggiate.
D’Anna, seduto sul lato guida, è deceduto poco dopo il suo arrivo nel vicino ospedale San Paolo. Ferite più lievi invece per Aragiusto, che è stato medicato e subito giudicato fuori pericolo.
Secondo gli investigatori D’Anna, con il padre, gestiva una piazza di spaccio a Pianura, quartiere confinante con Fuorigrotta: il genitore è stato arrestato di recente per spaccio dalla Squadra Mobile. I due, secondo quanto emerso dalle indagini, gestivano gli affari pagando il clan egemone nella zona e quindi non sarebbero direttamente collegati con la camorra. Nella zona occidentale da tempo si registrano tensioni criminali, in particolare tra il clan Carillo-Perfetto e i rivali Calone, Marsicano ed Esposito.
Diversi sono stati, anche di recente, i raid armati e le stese, segnali evidenti di contrasti tra la malavita locale per la gestione degli affari illeciti.
Il luogo dell’agguato è ampiamente monitorato dalla videosorveglianza, considerato anche che si trova vicino allo stadio Diego Armando Maradona. I primi a giungere sul posto sono stati i carabinieri, ma a indagare sarà invece la Polizia di Stato, in particolare la Squadra Mobile. Dopo i rilievi della Scientifica gli investigatori stanno passando al setaccio proprio le immagini registrate da 4-5 telecamere.
Alle 6,40, in strada c’erano già diverse persone e alcune hanno riferito agli inquirenti di aver sentito il fragore dei colpi e visto un individuo fuggire a tutta velocità su uno scooter. Di escalation criminale parla il deputato di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli: “Da Fuorigrotta a Pianura, Soccavo, Bagnoli, fino a spingersi nei comuni limitrofi, la pressione criminale con il suo carico di violenza e morte sta mietendo numerose vittime”.
Dopo avere ricordato uno dei fatti di sangue più eclatanti, la sparatoria dell’aprile 2024 quando fu colpita da una pallottola vagante una madre che era alle giostrine di piazza Italia con la sua bambina, Borrelli ha chiesto che la deriva criminale venga subito arginata “con misure straordinarie di controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine”.