Una serata di terrore si è consumata a Busto Arsizio, in provincia di Varese, dove un giovane di 21 anni è stato arrestato dalla polizia locale con l’accusa di violenza sessuale su minore, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. L’arresto in flagranza è avvenuto in seguito alla brutale aggressione ai danni di una ragazzina di soli 14 anni.

Secondo le prime ricostruzioni, il presunto aggressore, residente a Rozzano, avrebbe contattato la quattordicenne tramite social media e l’avrebbe incontrata nei pressi della stazione. Lì, l’avrebbe costretta a ingerire alcolici per poi perpetrare la violenza, infierendo sulla giovane anche con percosse.

Un residente della zona, di nome Vincenzo, ha fornito una drammatica testimonianza: “Mi sono accorto che era successo qualcosa sentendo il rumore delle sirene. Sono uscito e in strada ho visto questa ragazza accovacciata a terra tremante mentre gli agenti immobilizzavano un ragazzo che si agitava e opponeva resistenza.” Proprio la prontezza di un altro residente, che ha allertato le forze dell’ordine, ha permesso di intervenire tempestivamente. “In casa avevamo il volume della tv alto e non ho sentito le urla. Per fortuna che una persona che vive qui ha avuto la prontezza di chiamare il 112 altrimenti avremmo trovato un cadavere stamattina”, ha aggiunto Vincenzo, sottolineando la gravità della situazione.

Il 21enne, una volta bloccato, ha opposto resistenza agli agenti, motivo per cui all’accusa di violenza sessuale e lesioni si è aggiunta anche quella di resistenza a pubblico ufficiale. La vittima, trasportata d’urgenza in ospedale, ha riportato lesioni che hanno reso necessaria una prognosi di ben 50 giorni.

La preoccupazione tra i residenti è palpabile. Vincenzo ha inoltre evidenziato come episodi di criminalità non siano nuovi nella zona: “Ricordo che una volta una donna è riuscita a scappare da qualcuno che cercava di aggredirla. Non siamo al sicuro qui, in quell’area abbandonata spacciano. Servono più controlli qui, non possiamo vivere nella paura.”

Questo terribile evento getta una luce cruda sulla necessità di maggiore sicurezza e attenzione verso le fasce più vulnerabili della popolazione, riaprendo il dibattito sulla violenza di genere e sulla protezione dei minori.