È cominciato all’alba e proseguirà per l’intera giornata il pellegrinaggio alla Chiesa del Carmine Maggiore di Napoli, nel giorno dedicato alla Madonna Bruna la cui icona, leggenda vuole, sarebbe arrivata dal Monte Carmelo insieme con altre “sorelle” e che i fedeli omaggiano con un rito di preghiera e raccoglimento.
E oggi fa tappa a Napoli, nel giorno del pellegrinaggio, il documentario di narrazione “Neremadonne” scritto e diretto da Cristiano Esposito e Simona Pasquale per la Coop.Ar.Tu.Ro e finanziato dalla Regione, Film Commission Regione Campania, Teatro Serra, Procida Wi-Fi.
I riti religiosi, cominciati stamattina alle 6, si succederanno per l’intera giornata, ogni 45 minuti fino a sera. In piazza ci sarà la rievocazione storica della morte di Masaniello e le rappresentazioni a cura dei gruppi “La giostra degli Alarbi”, “Jastemma 10”, “Paranza fiorente”, “Mediterranti”, “Senza arte né parte”, “Soul palco e tutt’e guaglione ‘e San Domenico”.
La produzione, che ha già girato a Montevergine (Avellino) per la Candelora ed a Pagani (Salerno) per la Madonna delle Galline, racconterà il rapporto tra cinque territori della Campania con le proprie Madonne Brune, “simboli potenti che nutrono, come madri amorevoli, i territori in cui si trova un santuario ad esse dedicate di un sentimento di appartenenza che si è dimostrato essere un argine allo spopolamento ed un leva importante per il recupero di colture antiche e la riscoperta di mestieri dimenticati e ancora necessari” sottolinea la produzione.
Al centro di questi processi ci sono le donne, protagoniste di un racconto personale, in dialogo con studiosi di arte, antropologia, teologia ed economia, in una struttura narrativa circolare, che rimanda alla “circolarità della storia”, per suggerire la dimensione “favolosa” di sospensione, propria del tempo festivo, coinvolgendo lo spettatore in un un gioco di sguardi al femminile in bilico tra realtà e immaginazione, scandito dalla trama musicale di canti antichi e contrappunti contemporanei a cura del maestro Mario Fasciano e narrato dalla voce di Alessandro Incerto che racconterà gli intrecci di storia, mito, fede e devozione. Le riprese proseguiranno in autunno a Puccianiello (frazione di Caserta), Moiano (Benevento) e si chiuderanno a Montevergine.
“All’interno di questo racconto, la Madonna del Carmine di Napoli, è cruciale – dicono gli autori – per il ruolo che storicamente la città di Napoli ha sempre avuto e per il legame che con essa e le icone sacre, la favolistica popolare ha intessuto: un dialogo complesso e incantato, ricco di richiami ancestrali”. La squadra esterna per le riprese è composta da Gerry Cibelli e Flaviano Mattino; supporto all’organizzazione a Napoli, Gianfranco Wurzburger, presidente di Asso.gio. ca. – Associazione gioventù cattolica.