Dal mercato potrebbe arrivare un altro esterno, con i nomi dei sogni che sono Dan Ndoye e Ademola Lookman su tutti, ma intanto il Napoli si gode Noa Lang, che oggi nel ritiro di Dimaro si è presentato a stampa e tifosi, confermando quell’estrosità e quella sicurezza nei propri mezzi che emergono già dal look.
L’ex PSV Eindhoven, costato 27 milioni (25 di parte fissa e 2 di bonus), ha innanzitutto svelato un retroscena di mercato che affonda le sue radici a gennaio, quando il club partenopeo aveva appena venduto Khvicha Kvaratskhelia: invece arrivò, forse più per ripiego, il quasi omonimo Noah Okafor, uno che in azzurro sarebbe stato poco più di una meteora nella cavalcata scudetto. “C’era stata la possibilità di venire qui già l’inverno scorso, io lo volevo ma la mia squadra di allora non mi ha lasciato partire. Ma il Napoli è tornato alla carica e per me è un sogno e un onore. Ho spinto molto in questa direzione: parlavo in continuazione col mio agente, gli chiedevo sempre se fosse fatta e lui mi diceva di aspettare. Alla fine sono contento si sia fatto”. Insomma, almeno a parole, la voglia di azzurro di Lang emerge con tutta la sua forza, tratteggiandone un altro aspetto della propria personalità: all’aspetto del campo ci pensa proprio il classe ’99 a provare a descriversi. “Amo dribblare. Da me potete ci si può aspettare tante finalizzazioni e molta fantasia. Sono il tipo di giocatore che le persone vogliono vedere giocare allo stadio. Appena prendo il pallone il tifoso si appoggia in avanti per vedermi giocare”. La convinzione e l’autostima non difettano a Lang, il cui impatto con il calcio italiano non è stato affatto soft. “La prima parola che ho imparato in italiano è ‘stanco’, perché qui le sedute d’allenamento sono molto pesanti. In Olanda si lavora soprattutto con la palla, qui invece c’è tanta corsa. ma è una cosa positiva per me, anche per uscire dalla mia zona di comfort. E’ il momento di lavorare duro per diventare la miglior versione di me stesso”. Il neerlandese parla più nel dettaglio delle sue prime impressioni sul mondo Napoli.” Questo è un grande club, ci sono tifosi ovunque. Ho passato solo due giorni in città e ho visto bandiere ovunque. Non ci sono paragoni con l’Olanda e col modo di vivere il calcio lì,non vedo l’ora di iniziare.e”