Azione guarda sempre più a destra: Calenda rompe in tutte le Regioni. E in Campania può cambiare schieramento se il candidato….

“Voglio fare un centro autonomo. Voglio che Azione diventi sufficientemente forte per spezzare il bipolarismo.Come sempre alle politiche ci presenteremo terzi rispetto agli schieramenti. Le alleanze le faremo dopo il voto, sui programmi. Le Regionali, invece, ti obbligano, se vuoi esserci, a schierarti. E siamo disponibili a patto che non si vada contro i valori fondamentali di Azione,ma come gia’ ripetuto piu’ volte non ci saranno liste a sostegno di candidati dei 5S alle elezioni regionali. Allo stesso modo Azione non sosterra’ candidati del PD che si piegano ai programmi imposti dai 5S”.

Lo afferma il leader di Azione, Carlo Calenda che incalza:

“Il paese ha bisogno di sviluppo, concorrenza, infrastrutture e efficienza nella spesa pubblica. Lo spettacolo a cui stiamo assistendo, in preparazione di queste elezioni, rappresenta invece la quintessenza del trasformismo e della mancanza di programmi e idee per migliorare il funzionamento delle regioni. Tutto e’ ridotto, a destra come a sinistra, a scambi di poltrone e percorsi di carriera personali”, ribadisce. “Il Partito Democratico oscilla tra la prostrazione davanti ai cinquestelle e la sottomissione ai cacicchi locali. Due tendenze che spesso si saldano. Ogni traccia di riformismo e’ svanita. Ancora una volta alle prossime elezioni regionali vincera’ l’astensione e trionfera’ il voto clientelare. La degenerazione del regionalismo e’ una malattia contro cui Azione ha sempre combattuto. Il nostro impegno rimane quello di non sottostare ai ricatti del bipopulismo e tirare dritto verso la costruzione di un forte fronte liberale alle prossime elezioni politiche”, conclude.

Oggi nel consiglio regionale della Campania esiste un gruppo misto formato da Azione, Per Pri.
A farne parte Pasquale Di Fenza, espulso dal partito da Calenda dopo il caso della De Crescenzo – eletto nel 2020 nei Liberaldemocratici; Salvatore Aversano, che pare alle prossime elezioni regionali dovrebbe essere il capolista a Caserta; Luigi Cirillo e Peppe Sommese, eletto nei Liberaldemocratici, attuale segretario di Azione Campania.

Intanto a porgere la mano ai calendiani sono Maurizio Gasparri e Mara Carfagna. “È evidente che le raffazzonate finte coalizioni che si profilano a sinistra sono condizionate dagli estremismi dei grillini. Del resto anche la Schlein è estranea a ogni tradizione della sinistra riformista e lo dimostra ogni giorno”. Così in una nota Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia
“Girano persone che ripropongono redditi di cittadinanza regionali, pagati come? O il blocco delle infrastrutture. In Campania riciclano un leoncavallino del golfo che delira ipotizzando la chiusura del termovalizzatore di Acerra, cosa che farebbe tornare i rifiuti all’altezza del terzo piano delle case.Fa bene chi prende le distanze da questa roba. Ma la storia ci dimostra come siano falliti sempre e comunque tutti i tentativi di ‘terzo polo’.

Nel centrodestra si può allargare l’area riformista, che è attiva protagonista della coalizione stessa, non a caso fondata da Berlusconi, e orizzonte imprescindibile per noi. In politica gli spettatori stanno in platea fuori dalla scena. Ma se si vuole essere protagonisti, bisogna stare in campo. E i riformisti non possono che confrontarsi con il centrodestra. Quelli dell’altro versante stanno tutti alla ricerca della prossima sede del Leoncavallo o lavorano a un mondo ridotto alla luce delle candele e ai rifiuti per strada”.

E ancora Carfagna: “Confermo la mia disponibilità a dare il massimo, a prescindere da chi sarà il candidato del centrodestra. Che sia Cirielli, Romano, Zinzi o eventualmente anche io, il mio impegno non cambia. La priorità è voltare pagina; dopo l’era De Luca, c’è la possibilità concreta di aprire una nuova stagione”. e fosse lei la prescelta, quali condizioni porrebbe? “C’è solo una condizione che vale per chiunque sia il candidato e mi pare già soddisfatta: l’unità della coalizione”, aggiunge. Alla domanda se quella campana non sia una sfida persa in partenza, Carfagna risponde: “No. Ci sono due grandi novità che rappresentano altrettante occasioni per noi. La sottomissione del Pd ai Cinque Stelle, che allontana i moderati, e la fine del ciclo di De Luca”.

Infine alla domanda se in Campania, a fronte della possibile candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, Azione si alleerà con il centrodestra, Calenda risponde: “Se presenta un moderato liberale con proposte sensate, sì.In generale, purtroppo, sta emergendo che queste Regionali sono una presa in giro dei cittadini: uno può dire tutto e imbarcare chiunque.Impera il voto clientelare…valuteremo attentamente”