Napoli, sei beni confiscati alla camorr adiventeranno l’EcoVillaggio dell’Accoglienza

NAPOLI – Sei beni confiscati alla camorra tornano alla città e diventano luoghi di accoglienza e riscatto sociale. È stato pubblicato il bando per l’E.V.A. – EcoVillaggio dell’Accoglienza, il progetto sperimentale che unisce welfare, legalità e inclusione sociale.

Il percorso prevede la creazione di quattro case di semi-autonomia, un centro di accoglienza con HUB dei Servizi e delle Culture e un Giardino Solidale. Spazi che offriranno protezione e sostegno a donne fuoriuscite da situazioni di violenza e a vittime di tratta, anche con figli minori.

Il Comune di Napoli ha previsto un sostegno economico complessivo di 625.000 euro, per garantire servizi di accompagnamento psicologico, formazione, inserimento lavorativo e percorsi di autonomia.

Le dichiarazioni

«Con l’EcoVillaggio dell’Accoglienza restituiamo dignità ai beni confiscati e costruiamo un modello innovativo di welfare urbano», ha dichiarato il Vicesindaco Laura Lieto, sottolineando la volontà di trasformare simboli della criminalità in luoghi di speranza e opportunità.

Soddisfatta anche l’assessora alle Pari Opportunità Emanuela Ferrante: «Trasformare beni sottratti alla camorra in case per donne vittime di violenza significa dare un segnale forte: la città è al fianco di chi trova il coraggio di ricominciare».

L’assessore alla Legalità Antonio De Iesu ha definito l’iniziativa «uno straordinario progetto che restituisce alla collettività spazi destinati ad accoglienza, solidarietà e sicurezza».

Per l’assessore alle Politiche Sociali Luca Trapanese, il progetto «non si limita alla protezione immediata, ma apre concrete prospettive di futuro, restituendo dignità, indipendenza e fiducia».

Legalità come giustizia sociale

Con questa iniziativa, Napoli riafferma che la legalità non è solo contrasto alla criminalità, ma anche strumento di giustizia sociale: i beni confiscati diventano infrastrutture di speranza, simboli di un impegno collettivo a favore dei diritti, dell’inclusione e della sicurezza della comunità.

👉 Avviso pubblico sul sito del Comune di Napoli