La Campania perde residenti, un calo compensato solo in parte dal saldo migratorio mentre per quanto riguarda il mercato del lavoro il quadro è articolato. Nel 2024 il saldo assunzioni/cessazioni nella regione è positivo, con 674.652 nuove assunzioni e 635.200 cessazioni. È quanto emerge dal Rendiconto sociale Inps per la Campania che è stato presentato questa mattina a Nola. Rispetto al 2023 sono diminuite le assunzioni a tempo indeterminato, passando da 140.884 a 135.310, mentre aumentano i contratti a tempo determinato, che passano da 349.169 a 381.516. Crescono le assunzioni con contratto a tempo parziale che passano da 299.417 a 314.338. Il tasso di occupazione è aumentato passando da 44,4% a 45,4% , quello di disoccupazione si è ridotto, passando da 17,4% a 15,6%.Mentre la percentuale degli inattivi è aumenta lievemente da 45,9% a 46%.
In crescita è il ricorso alle prestazioni erogate in caso di disoccupazione che passano da 335.224 a 346.312, risulta in aumento il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni, che passa da 9.954.531 ore a 13.256.556 ore. Complessivamente, i beneficiari di ammortizzatori sociali per sospensione del lavoro passano da 60.002 del 2023 a 63.617 del 2024. La retribuzione dei lavoratori campani è pari a 84,4 euro medi giornalieri per i maschi, inferiore alla media nazionale, che è pari a 107,5 euro e 63 euro per le femmine, inferiore a quella nazionale che è di 79,8 euro. I pensionati campani sono 1.481.876, di cui 692.056 maschi e 789.820 femmine. I titolari di assegno sociale sono 155.143 e i titolari di assegno di accompagnamento e pensione invalidità civile sono 384.030. L’importo medio delle pensioni vigenti risulta inferiore rispetto al dato nazionale per tutte le gestioni. Nel 2024, nella Campania sono state liquidate 61.825 pensioni previdenziali, dato superiore a quello del 2023. Nel 2024 sono state liquidate 54.476 indennità di accompagnamento e 23.554 prestazioni di invalidità civile.
Si riduce nettamente il numero di beneficiari di opzione donna e del sistema delle quote (da ultimo Quota 103 con il ricalcolo contributivo), a seguito delle recenti modifiche normative. Diminuiscono inoltre i trattamenti di Ape sociale, aumentano lievemente quelli a favore dei lavoratori precoci, così come i lavori usuranti. Nel corso del 2024 sono state accolte 192.576 domande di Assegno di Inclusione e 29.489 domande di Sostegno per la Formazione ed il Lavoro; rispetto al numero di prestazioni per reddito e pensione di cittadinanza erogati nel 2022, erano state erogate 235.064 prestazioni per RdC e PdC. I dati del Rendiconto confermano una perdurante e netta disparità di genere anche nella Regione Campania, in particolare per quanto attiene i livelli occupazionali, la maggiore incidenza dei contratti a termine e part-time per le femmine, i livelli retributivi e dei trattamenti pensionistici.
Sul fronte delle entrate contributive, nel 2024 si registra un leggero incremento del 4% rispetto all’anno precedente, superiore al dato nazionale che è pari al 3,28%. Alla presentazione erano presenti tra gli altri il prefetto di Napoli Michele di Bari, l’amministratore delegato di Cis Claudio Ricci, il presidente Andrea Miranda, i rappresenti delle istituzioni locali, degli enti e delle associazioni datoriali e sindacali del territorio. L’incontro promosso dal Comitato regionale Campania, dal Comitato provinciale di Napoli, dalla Direzione regionale Campania e dalla Direzione Coordinamento Metropolitano Napoli, in collaborazione con il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’Inps.