Denunciato l’amministratore di una società napoletana. Nuovo colpo all’inquinamento nella zona del litorale domizio.
CASERTA – Ancora un duro colpo per la già martoriata Terra dei Fuochi. I Carabinieri del Reparto Territoriale di Mondragone, in collaborazione con i militari del Nucleo Forestale di Castel Volturno e di Vallo della Lucania, hanno scoperto un enorme deposito abusivo di rifiuti speciali, pericolosi e non, all’interno di due capannoni industriali situati lungo viale Darsena Orientale, nella zona di Pinetamare.
All’interno delle strutture, i militari hanno rinvenuto circa 1.300 metri cubi di rifiuti: legno, plastica, scarti di lavorazioni edili e materiali ingombranti accatastati senza alcuna precauzione o autorizzazione ambientale. Un vero e proprio sito di smaltimento illecito, con un potenziale impatto devastante sul suolo e sull’aria dell’area costiera casertana.
L’intera area, di proprietà di una società con sede legale a Napoli, è stata sequestrata.
L’amministratore unico, un 76enne napoletano, è stato denunciato a piede libero per gestione illecita di rifiuti in violazione al Codice dell’Ambiente.
L’operazione rientra nel quadro dei controlli straordinari per il contrasto agli sversamenti illegali, una delle piaghe ambientali più gravi del territorio campano. I militari hanno sottolineato l’importanza di proseguire con verifiche mirate per smantellare la rete di abbandoni e traffici di materiali nocivi che da anni minacciano l’ambiente e la salute pubblica.
Un nuovo caso che conferma come, nonostante le tante operazioni di bonifica e monitoraggio, la Terra dei Fuochi resti ancora oggi un campo di battaglia aperto nella lotta contro l’inquinamento e l’illegalità ambientale.