Tifosi del Napoli, sale la tensione a Eindhoven: 230 arresti e multe. Farnesina in contatto con le autorità olandesi

Dopo le prime 180 detenzioni preventive, cresce il numero dei fermati. Tajani: “Seguiamo il caso, ambasciata e Digos sul posto”

EINDHOVEN (Olanda) – La situazione a Eindhoven, alla vigilia della sfida di Champions League tra PSV e Napoli, resta tesa. Dopo i 180 arresti inizialmente segnalati nella notte tra domenica e lunedì, la polizia olandese ha aggiornato il bilancio a 230 tifosi fermati, in una delle più imponenti operazioni di ordine pubblico mai registrate contro supporter italiani all’estero.

Secondo quanto comunicato dalle autorità locali, gli arresti sono avvenuti per “violazione del regolamento comunale sugli assembramenti”, dopo che i tifosi del Napoli avrebbero ignorato l’ordine di lasciare il centro cittadino, presidiato fin dalle prime ore della sera per prevenire scontri con i sostenitori del PSV.

Le autorità olandesi parlano di “comportamenti provocatori” e di “atmosfera tesa”, ma non si sono registrati veri e propri disordini o risse. Dopo le identificazioni e gli interrogatori, tutti i tifosi fermati sono stati rilasciati, ma hanno ricevuto multe e il divieto di assistere alla partita, oltre al bando temporaneo dal centro di Eindhoven.


La risposta italiana: “Monitoriamo la situazione”

La gestione olandese del caso ha suscitato la reazione immediata della Farnesina. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha dichiarato che l’Italia “segue con attenzione la vicenda sin dalle prime ore”, confermando la presenza a Eindhoven di funzionari dell’Ambasciata italiana all’Aja e della Digos.
“Chi non ha il biglietto sarà allontanato – ha precisato Tajani – ma chi ha regolarmente acquistato il biglietto deve poter assistere alla partita”.

Un messaggio chiaro, che mira a distinguere tra tifosi regolari e soggetti potenzialmente coinvolti in episodi di disordine, in un contesto che si è trasformato in un caso diplomatico tra Italia e Olanda.


Testimonianze e proteste

Intanto, continuano a circolare testimonianze dei tifosi napoletani, molti dei quali si dichiarano “ingiustamente trattati come criminali”.
Tra questi anche Fabio, uno dei supporter fermati nella notte: “Eravamo arrivati in città solo per bere una birra – ha raccontato all’ANSA – e ci siamo ritrovati circondati, identificati e trasferiti in centrale senza aver fatto nulla. Ci hanno persino annullato i biglietti della partita”.

La sensazione comune, tra i tifosi partenopei, è quella di una gestione “eccessiva e punitiva” da parte delle autorità olandesi, che già alla vigilia avevano classificato la gara come “evento ad alto rischio”, predisponendo perquisizioni preventive e una zona di sicurezza speciale attorno allo stadio e nel centro cittadino.


Un caso che rischia di pesare

L’episodio di Eindhoven rischia di avere ripercussioni sulle prossime trasferte europee delle squadre italiane. La dimensione dell’operazione, il numero dei fermati e il coinvolgimento diplomatico della Farnesina rendono questa vicenda una delle più gravi tensioni internazionali legate al tifo calcistico degli ultimi anni.

Mentre in città resta alta l’allerta, il Napoli si prepara a scendere in campo in un clima surreale, con centinaia di suoi sostenitori rimasti fuori dallo stadio, molti dei quali ancora in attesa di capire se potranno riavere i biglietti e, soprattutto, le spiegazioni.