Requisiti sicurezza assenti, sequestro locali adibiti a moschea

Articolo di Ernesto Alessio Arcella- A Palma Campania, nel Napoletano. Sindaco, per tutelare i fedeli

Erano utilizzati come moschea, anche per la celebrazione della Preghiera del Venerdì, con una partecipazione stimata tra le 350 e le 400 persone ogni settimana, i locali sequestrati dalla polizia municipale a Palma Campania, in provincia di Napoli.

I sigilli riguardano il piano interrato e il piano terra di un edificio di circa 150 metri quadrati per ciascun livello, originariamente destinati ad attività commerciale e/o produttiva; un’area esterna di circa 1.500 metri quadrati, utilizzata impropriamente come parcheggio e in parte come area di preghiera e un’area agricola annessa, anch’essa trasformata di fatto in area di parcheggio ampia circa 3.000 metri quadrati.
Il sequestro si è reso necessario – viene reso noto in un comunicato – per l’illecito cambio di destinazione d’uso ma soprattutto per la completa assenza dei necessari requisiti di sicurezza rappresentando una condizione di grave rischio per l’incolumità pubblica, in particolare in caso di emergenza o evacuazione.

“L’intervento – ha spiegato il sindaco Nello Donnarumma – è un atto a tutela della sicurezza di tutti: dei cittadini, del territorio e soprattutto dei fedeli che frequentavano quel luogo.

Non possiamo permettere che centinaia di persone si radunino in spazi non idonei, privi di uscite di sicurezza, collaudi statici o certificazioni antincendio.

Il nostro dovere è prevenire tragedie potenziali e garantire che ogni attività, anche quelle di culto, si svolga nel rispetto delle normative vigenti. La libertà religiosa è un diritto costituzionale che va difeso proprio assicurando luoghi adeguati, sicuri e regolari.
Chiunque desideri operare correttamente sul nostro territorio troverà in questa Amministrazione un interlocutore aperto e collaborativo. Mi auguro che questo episodio venga colto come occasione per aprire un dialogo trasparente e costruttivo con tutte le comunità presenti sul territorio, affinché le esigenze spirituali possano essere soddisfatte in contesti legali, sicuri e sostenibili per tutti”.