SANT’ANTIMO – Dal sequestro alla confisca definitiva: la Corte di Appello di Napoli ha disposto la confisca di due yacht di lusso, ciascuno lungo oltre dieci metri, formalmente intestati a una società campana ma, secondo gli investigatori, riconducibili ad Antimo Morlando, imprenditore di Sant’Antimo ritenuto vicino al clan Aversano.
Morlando, 65 anni, è attualmente detenuto nel carcere di Secondigliano, dove sta scontando una condanna definitiva a sei anni di reclusione per concorso esterno in associazione di tipo camorristico e trasferimento fraudolento di valori, aggravato dal metodo mafioso.
Le imbarcazioni, dal valore complessivo superiore a 500mila euro, rientrano nel patrimonio illecito sequestrato nel corso degli anni a esponenti della criminalità organizzata campana. Si tratta di un vero e proprio “tesoro” accumulato grazie a investimenti effettuati in diverse regioni italiane, in particolare in Emilia Romagna, dove erano stati già posti sotto sequestro beni per circa 100 milioni di euro.
Il provvedimento della Corte di Appello rappresenta un ulteriore colpo agli interessi economici del clan Aversano, da anni radicato nell’area a nord di Napoli, e conferma l’impegno delle autorità nel contrasto ai patrimoni accumulati illecitamente dalle organizzazioni criminali.



