Serie a-Napoli-Inter 3-1, Conte schianta Kivu e si riprende il primo posto

l Napoli batte l’Inter nel big match dell’ottava giornata di Serie A.

Gli azzurri superano i nerazzurri, reduci da sette vittorie consecutive, al Maradona per 3-1 grazie ai gol, nel primo tempo, di De Bruyne su rigore, poi di McTominay e di Zambo Anguissa nella ripresa. Nel mezzo la rete, sempre dal dischetto, di Calhanoglu. Con questa vittoria la squadra di Conte torna al primo posto in classifica volando a 18 punti, mentre quella di Chivu rimane ferma a 15.

Il Napoli torna a ruggire al Maradona e lo fa con una prestazione di carattere e concretezza, piegando 3-1 l’Inter in una sfida che sa di lotta scudetto. Gli uomini di Conte si riprendono la vetta della classifica al termine di una gara intensa, vibrante e piena di episodi, nella quale i partenopei si confermano squadra capace di colpire al momento giusto.

Parte forte l’Inter, che sfiora il vantaggio con Lautaro e colpisce due volte i legni, ma a sbloccare il match è il Napoli: al 33’ De Bruyne trasforma con freddezza un rigore concesso per un contatto tra Mkhitaryan e Di Lorenzo. L’ex City, però, paga caro lo sforzo: si fa male calciando e lascia il campo per un infortunio muscolare che preoccupa.

La squadra di Chivu reagisce con forza, produce tre palle gol nitide ma spreca tutto. Bastoni centra la traversa, Dumfries manda fuori di un soffio e Lautaro non trova la porta per pochi centimetri. Quando nella ripresa l’Inter prova ad aumentare i giri, il Napoli colpisce: al 54’ McTominay raccoglie un lancio di Spinazzola, entra in area e lascia partire un destro al volo che s’infila all’angolino, un capolavoro tecnico che fa esplodere Fuorigrotta.

I nerazzurri non si arrendono e tornano in partita cinque minuti più tardi. Un tocco di mano di Buongiorno in area regala il rigore che Calhanoglu, glaciale, trasforma con il suo classico destro incrociato. È 2-1, l’Inter ci crede, ma il Napoli non molla. Al 67’ Anguissa parte in percussione centrale, supera due avversari e batte Sommer con un sinistro potente: è il colpo del definitivo K.O.

Da lì in poi il Napoli gestisce, chiude gli spazi e controlla il ritmo. Il Maradona applaude una squadra che risponde alle critiche dopo il tracollo di Eindhoven e torna a mostrare il suo volto migliore: intensità, equilibrio e qualità nelle ripartenze.