Bimbo ucciso dalla madre: incapace di intendere e di volere

Era il 2 gennaio del 2022, un bambino di due anni mezzo fu trovato senza vita nello specchio antistante la spiaggia di Torre del Greco, a commettere l’inumano atto, colei che più tutti avrebbe dovuto amarlo e proteggerlo, sua madre. Il perito nominato dalla Corte di Assise di Napoli nell’ambito del processo che vede imputata Adalgisa Gamba (difesa dagli avvocati Salvatore Del Giudice e Michele Coppola), ha affermato che ella è affetta da vizio totale mentale ma è ora in cura e può sostenere processo.

Il deposito della perizia, che risale a qualche giorno fa rappresenta un vero e proprio colpo di scena. L’imputata, ora sotto cura, può sostenere però il processo, come è stato sottolineato anche dal presidente che ha disposto l’escussione dello psichiatra, Alfonso Tramontano. Lo specialista ha tenuto a specificare che la sua diagnosi “è perfettamente sovrapponibile a quella a cui sono giunti i medici del carcere” di Pozzuoli, dove la donna è detenuta da circa un anno e mezzo.

L’omicidio

Secondo lo psichiatra, l’omicidio sarebbe frutto di “un’angoscia delirante” che l’ha spinta a compiere un gesto estremo “per risparmiargli una vita di sofferenza in quanto riteneva che il figlio fosse affetto da patologie psicologiche”. La morte del bimbo si è verificata nell’ imminenza di una visita psichiatrica. Gli avvocati del padre del bambino hanno chiesto di rivolgere le loro domande al perito in un’altra udienza che il giudice ha fissato per le 9.30 del 20 giugno prossimo.