Tariffa Tari: il sindaco Manfredi interviene in aula sull’aumento

“Abbiamo il costo dello smaltimento del secco indifferenziato più alto d’Italia: 60 milioni di euro l’anno perché in parte è trattato negli Stir per poi andare nel termovalorizzatore di Acerra ma in parte ancora oggi è portato fuori. E la frazione umida costa tra i 150 e i 170 euro a tonnellata perché non abbiamo impianti”.

L’intervento di Manfredi in merito al Tari

E’ la fotografia riferita dal sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, nel corso del suo intervento in aula sull’aumento della tariffa Tari.
Affrontando il tema della raccolta differenziata, il sindaco ha ricordato che negli ultimi dieci anni il valore medio è stato del 35 per cento “il più basso della Campania dove la media è del 60 per cento”. Obiettivo dell’amministrazione è arrivare al 50 per cento che significherebbe “aumentare la percentuale di popolazione coinvolta e la qualità della differenziata”. “Avendo impianti nostri e anche impianti di trattamento della materia seconda, che oggi diamo all’esterno – ha proseguito Manfredi – potremmo aumentare in modo significativo l’equilibrio finanziario dell’azienda Asia e della città”.

Necessario un piano di miglioramento

Il sindaco ha rivendicato con forza il lavoro svolto nel corso del primo anno e mezzo di consiliatura: con il bando e lo svolgimento “del primo concorso pubblico in Asia”, la ripresa dello spazzamento, le operazioni di lavaggio dei cassonetti e il miglioramento “malgrado l’incremento turistico” della raccolta e dello spazzamento nel Centro storico dove in virtù della forte presenza di turisti la popolazione ‘reale’ registra un incremento del 30 per cento. Sul fronte dei mezzi in dotazione ad Asia, Manfredi ha riferito che entro il 2025 avrà una dotazione di 153 mezzi, tra cui 20 spazzatrici che “arriveranno subito”, e in tre anni saranno assunte oltre 500 persone con la riduzione del lavoro interinale e delle esternalizzazioni. Il sindaco, nel sottolineare che “ci sono ancora periferie che soffrono”, ha richiamato tutti “alla collaborazione perché, accanto a tanti cittadini che rispettano le regole, ce ne sono altri che non fanno la differenziata e non conferiscono negli orari giusti così come anche accade con gli esercizi commerciali e dunque sono necessarie collaborazione e un controllo rigoroso rispetto al conferimento”.