La denuncia di un automobilista ha smascherato il racket della sosta in via Andò. Un racket del parcheggio in piena regola, con tanto di richiesta di “pedaggio” forzato per la sosta in una delle vie centrali della città. Ieri notte, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Polizia di Stato hanno tratto in arresto due uomini, di 46 e 26 anni, entrambi cittadini marocchini irregolari sul territorio nazionale e già noti alle forze dell’ordine. La dinamica, ricostruita dalla Polizia, è quella classica dell’estorsione. Un giovane automobilista, appena parcheggiata la propria vettura in Via Diaz, è stato avvicinato dai due uomini che, senza alcun titolo, hanno preteso del denaro in cambio della “custodia” forzata dell’auto o semplicemente per la sosta. Per evitare guai peggiori, il ragazzo ha ceduto alla richiesta, consegnando due euro.
Fortunatamente, subito dopo l’episodio, l’automobilista ha notato una pattuglia della Polizia di Stato in transito e ha deciso di denunciare l’accaduto sul posto, indicando con coraggio i due estorsori che si erano allontanati di qualche metro. Gli agenti sono intervenuti immediatamente, bloccando e perquisendo i due sospettati. Su uno di loro è stata trovata la moneta da due euro che era stata estorta poco prima, elemento decisivo che ha confermato il racconto della vittima e ha portato all’arresto per il reato di estorsione in concorso.
Oltre a questo capo d’accusa, per i due uomini è scattata anche la denuncia per ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato. Dopo le formalità di rito, sono stati trasferiti in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria. L’episodio riaccende i riflettori sul fenomeno, purtroppo non nuovo in alcune zone della città, del parcheggio abusivo e delle estorsioni ai danni di automobilisti inermi, un illecito che lede la tranquillità dei cittadini e la sicurezza del territorio.