POZZUOLI – Una nuova frontiera terapeutica contro l’ipertensione approda all’ospedale Santa Maria delle Grazie. Presso il reparto di Cardiologia con UTIC ed Emodinamica, diretto dal dottor Marco Boccalatte, è ora disponibile la denervazione renale, una procedura innovativa per i pazienti con pressione arteriosa non controllata dai farmaci.
La tecnica, minimamente invasiva, consiste nell’inserimento di un catetere a radiofrequenza nell’arteria renale, con l’obiettivo di disattivare i nervi che favoriscono l’aumento della pressione sanguigna. Non vengono impiantati dispositivi e il recupero post-procedura è rapido.
“L’ipertensione arteriosa è tra i principali fattori di rischio cardiovascolare nel mondo. Esistono pazienti che, pur assumendo più farmaci, non riescono a mantenere valori pressori stabili: la denervazione renale è una risposta concreta e sicura”, ha spiegato il dottor Boccalatte. Secondo i dati clinici, 8 pazienti su 10 ottengono una riduzione significativa della pressione dopo l’intervento.
Il dottor Stefano Messina, cardiologo del presidio puteolano, sottolinea: “Si tratta di una terapia che integra la cura farmacologica e lo stile di vita, riducendo il rischio di complicanze gravi come infarti e ictus. È un passo avanti nella prevenzione e nella gestione dell’ipertensione resistente”.
L’ipertensione colpisce 1,28 miliardi di persone nel mondo, ma resta spesso non diagnosticata o mal controllata. In Italia rappresenta una delle principali cause di ricovero per eventi cardiovascolari. La nuova procedura a Pozzuoli non solo amplia l’offerta di cure innovative, ma conferma il ruolo di eccellenza dell’ospedale Santa Maria delle Grazie.