Stadio Maradona, per riaprire il Terzo Anello 2 anni di lavori. E ci sono anche nuove aree spettatori

I lavori per riaprire il terzo anello dello Stadio Maradona dureranno circa 2 anni e costeranno 9,6 milioni. Previsti altri interventi per le aree ospitalità. Due anni di lavori per riaprire il terzo anello dello Stadio Maradona di Fuorigrotta e portare la capienza a 70mila spettatori – oggi è di 55mila. L’intervento di restyling costerà 9,6 milioni di euro. I lavori veri e propri dureranno 240 giorni, meno di un anno. Lo studio è stato realizzato dal Comune di Napoli, proprietario dell’impianto sportivo, in collaborazione con il Dipartimento di Strutture Per l’Ingegneria e l’Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. L’intervento di per sé non sarà particolarmente complicato.

Dall’analisi tecnica, infatti, è risultato che dal punto di vista dei “rapporti tra sollecitazioni e capacità resistenti delle membrature delle strutture metalliche, valutati in condizioni ultime e considerando come carico statico sia la folla occupante integralmente il terzo anello sia il vento non mostrano particolari criticità”. “Le attuali limitazioni del terzo anello – si legge nel documento – derivano sostanzialmente da problemi riconducibili ad eccessive vibrazioni, che generano disagio percepibile dagli utenti, specie delle aree limitrofe all’impianto sportivo, soprattutto durante eventi sportivi con affluenza elevata”. Gli esperti hanno così suggerito una serie di interventi che consentiranno di riaprire in sicurezza il Terzo Anello, portando la capienza del Maradona quali al livello di quella dell’Olimpico di Roma o del Maracanà di Rio De Janeiro.

Ma non finisce qui. In aggiunta ai lavori al terzo anello, che saranno comunque abbastanza lunghi (740 giorni, come detto), il Calcio Napoli, parallelamente, ha proposta al Comune, a luglio, una serie di interventi migliorativi dello stadio per rispondere al forte aumento della domanda di servizi di ospitalità legato ai recenti successi sportivi. In pratica, è stato presentato un progetto per realizzare una serie di nuovi spazi, senza strutture permanenti, e riqualificare quelli esistenti. Lavori non invasivi che possono essere fatti subito e migliorerebbero lo stadio anche in vista degli Europei Italia-Turchia 2032.