NAPOLI – Questa mattina la città ha reso omaggio a Giancarlo Siani, il giovane cronista del Mattino assassinato dalla camorra il 23 settembre 1985. A quarant’anni da quel tragico giorno, il sindaco Gaetano Manfredi ha deposto una corona di fiori ai piedi della lapide a lui dedicata, non lontano dai gradoni che portano il suo nome.
«Oggi è un anniversario importante – ha dichiarato il sindaco –. Ricordare Giancarlo significa ricordare quanto l’informazione libera sia una leva fondamentale della democrazia. I giornalisti sono spesso i primi ad essere colpiti nei conflitti, da Gaza all’Ucraina: il loro ruolo resta decisivo per la difesa della legalità. L’eredità più preziosa che Siani ci ha lasciato è il lavoro con i giovani nelle scuole, affinché cresca una coscienza civile capace di resistere alla camorra».
Alla cerimonia è intervenuto anche Paolo Siani, fratello di Giancarlo: «Dopo 40 anni mio fratello è un simbolo non solo per Napoli, ma per tutta Italia ed Europa. Oggi sarà ricordato anche a Bruxelles, al Parlamento Europeo. Giancarlo era un precario, come tanti cronisti di oggi: proprio loro fanno il lavoro più difficile e rischioso. Ricordarlo significa sperare che tanti possano ispirarsi a lui».
Presenti anche il prefetto di Napoli Michele di Bari, l’assessore Teresa Armato, la presidente della V Municipalità Clementina Cozzolino e i consiglieri comunali Alessandra Clemente, Walter Savarese, Maria Grazia Vitelli e Gennaro Acampora.