Avrebbero provato in tutti i modi a calmarlo. Prima cercando il dialogo, poi spruzzandogli al volto dello spray al peperoncino. Infine, quando la situazione era ormai fuori controllo, sparando col taser. È questa, stando a una prima ricostruzione dei fatti, l’escalation di eventi che questa mattina ha portato alla morte di un uomo a Napoli nel Quartiere Chiaia . La vittima è un napoletano di 35 anni, deceduto in ambulanza durante il trasporto in ospedale.
L’allarme è scattato alle 8,30 di oggi, quando i carabinieri hanno ricevuto una richiesta di intervento da una palazzina di via Nicola Fornelli, a due passi dalle rampe Brancaccio, nel cuore del quartiere Chiaia. A chiedere aiuto era un inquilino dello stabile, che riferiva di aver sentito provenire da un appartamento vicino delle urla disumane. Sul posto si sono così precipitati i militari del nucleo Radiomobile, i quali hanno subito constatato la veridicità della segnalazione. Raggiunta l’abitazione nella quale si stava consumando la lite, i carabinieri hanno quindi provato ad aprire un canale “diplomatico” con l’aggressore. L’uomo, che non viveva però in quell’appartamento, non ha però voluto sentir ragioni. Anzi, avrebbe continuato a dare di matto anche nei confronti dei militari.
Secondo quanto ricostruito, i carabinieri hanno quindi provato a placare il 35enne colpendolo con dello spray urticante al peperoncino. Il tentativo è andato a vuoto e a quel punto sarebbero stati costretti a premere il grilletto del taser. L’uomo, almeno in un primo momento, non avrebbe manifestato problemi di salute, tanto che sarebbe stato ammanettato e poi portato nell’autoambulanza che nel frattempo era arrivata, insieme ad altre pattuglie dell’Arma, in via Fornelli. Dopo pochi minuti, però, la situazione è precipitata. Inutile il trasporto d’urgenza in ospedale, dove i sanitari non hanno potuto far altro che constatare il decesso. La Procura ha disposto intanto il sequestro della salma in vista dell’esame autoptico che dovrà chiarire le effettive cause della morte.
«Ancora un morto dopo essere stato colpito dal taser. Non capisco cosa si stia aspettando per fermare questa strage, cosa aspetta il governo a interrompere l’utilizzo di questo strumento letale, che non protegge e non difende la sicurezza dei cittadini». Lo scrive sui social Filippo Sensi, senatore Pd.