Per venti anni ha percepito dall’Inps 150mila euro di indennità di accompagnamento perché cieco mentre in realtà era ipovedente. E’ quanto hanno accertato la Guardia di Finanza di Torre Annunziata che, al termine di indagini coordinati dall’ufficio inquirente coordinato dal procuratore Nunzio Fragliasso, hanno arrestato e messo ai domiciliai una coppia di coniugi di Castellammare di Stabia accusati di truffa aggravata e falso ideologico. Il falso cieco era il marito e alla coppia già sono stati sequestrati dai finanzieri di Castellammare, a fine novembre, oltre 124mila euro.
Dai servizi di osservazione predisposti è emerso che l’uomo si orientava senza difficoltà anche in luoghi affollati non frequentati abitualmente e che non mostrava disagio mentre ritirava soldi al bancomat, nel sistemare i soldi nel portafoglio dopo anche avere esaminato la ricevuta. Ciononostante anche durante le visite mediche di revisione predisposte dall’Inps l’uomo ha sempre simulato di essere completamente non vedente, come era stato classificato nel 2010 grazie a un esame strumentale rivelatosi poi falso.
Per attestare la truffa gli inquirenti si sono avvalsi anche di un dirigente di medicina legale dell’Asl Napoli 3 Sud e di un oculista i quali, dopo avere visionato le immagini girate dai finanzieri, hanno confermato che le azioni compiute in video dall’uomo non erano assolutamente compatibili con quelle che può eseguire una persona priva di vista.