Campania, via libera al maxi concorso OSS: dal 3 al 7 novembre le prove per 1.274 posti

 

Dopo settimane di attesa e polemiche, arriva il tanto atteso via libera al concorso per 1.274 operatori sociosanitari (OSS) in Campania. La Regione ha ufficializzato le nuove date delle prove scritte, che si svolgeranno dal 3 al 7 novembre in due sessioni giornaliere. A contendersi i posti saranno oltre 25mila candidati, suddivisi tra le due aree territoriali: l’Area 1, con capofila l’Asl Napoli 1 Centro, e l’Area 2, guidata dall’Asl Salerno.

Il bando, inizialmente previsto a settembre, era stato sospeso per timori di irregolarità e frodi sollevati dal governatore regionale. La decisione di rinviare le prove aveva scatenato forti proteste tra i lavoratori precari del settore sanitario, da anni in attesa di una stabilizzazione.

A gioire per la ripartenza del concorso è in particolare la Cisl Funzione Pubblica Campania, che parla di “una grande battaglia di giustizia” condotta con determinazione contro la burocrazia e i ritardi istituzionali. “Abbiamo lottato ogni giorno per ottenere questa svolta, arrivando a minacciare la mobilitazione del mondo del lavoro”, ha dichiarato il segretario regionale Mauro Giuliattini, sottolineando come la notizia rappresenti “una vittoria per migliaia di operatori che hanno dato tutto durante la pandemia”.

Un aspetto centrale del bando è la riserva del 50% dei posti destinata a chi ha prestato servizio come OSS negli ultimi anni, secondo quanto stabilito dall’articolo 1, comma 268, lettera b) della legge 234/2021. Una misura che tutela in particolare circa 500 lavoratori precari impiegati negli ospedali campani durante l’emergenza Covid e poi rimasti senza contratto e, in molti casi, senza diritto alla Naspi.

La prova scritta consisterà in quesiti a risposta multipla sulle principali materie sociosanitarie – dall’assistenza di base all’igiene, fino alla legislazione di settore – mentre la successiva prova orale valuterà competenze pratiche e motivazionali. I candidati verranno distribuiti nelle sedi d’esame individuate presso ospedali e plessi Asl, per garantire lo svolgimento regolare e scaglionato delle sessioni.

Secondo il sindacato, il concorso non rappresenta solo un’occasione di lavoro, ma un passaggio strategico per rafforzare il sistema sanitario regionale, da anni alle prese con carenze croniche di personale. “Queste assunzioni – ha aggiunto Giuliattini – sono una boccata d’ossigeno per i reparti, ma soprattutto un segnale di fiducia per i cittadini che attendono risposte rapide ed efficienti”.

La Regione ha promesso di pubblicare entro fine ottobre il calendario dettagliato delle convocazioni, mentre resta alta l’attenzione dei sindacati, pronti a vigilare sul rispetto dei tempi e della trasparenza.

Dopo mesi di incertezze, per i 25mila candidati è finalmente arrivato il momento della verità: dal 3 novembre si apriranno le porte delle aule d’esame, primo passo verso un futuro di stabilità professionale e, si spera, di rinascita per la sanità campana.