Il 18 ottobre scendiamo in piazza per la Palestina, contro il genocodio, in una giornata Mediterranea che restituisca al nostro mare quel ruolo rafforzativo dell’autodeterminazione dei popoli”, è questo il mantra degli attivisti delle reti napoletane e non solo che stanno costruendo a Napoli una manifestazione per sabato 18 ottobre. Al centro dell’appello, sottoscritto da decine di artisti, attivisti, giornalisti e realtà associative e politiche, il genocidio del popolo palestinese che “non è finito, perché non c’è pace sotto occupazione” dichiarano gli attivisti in una nota. Sono già dozzine le firme raccolte a sostegno della mobilitazione.
Alla conferenza stampa prevista per mercoledì 15 ottobre alle 15:30 alla Facoltà di lettere e filosofia della Federico II interverranno:
– La portavoce campana del Global Movement to Gaza Federica Casella.
– Tony La Piccirella, tra gli organizzatori della Global Sumud Flotilla.
– Valerio Jovine, cantautore napoletano.
– Andrea Salvo Rossi, professore della Federico II.
– Attivisti del Laboratorio Insurgencia, tra gli organizzatori della manifestazione
– Gli studenti che da settimane a Napoli stanno occupando le scuole superiori
“Non dobbiamo smettere di parlare di Palestina: quella parte del Mediterraneo ci chiede di portare avanti la battaglia contro il colonialismo d’insediamento, contro l’apartheid, le violenze in Cisgiordania. Il genocidio in Palestina è ancora in corso: dal 1948 quella terra chiede giustizia e dobbiamo continuare a mobilitarci per essa”, concludono gli attivisti rilanciando l’appuntamento con la stampa in vista della grande manifestazione di sabato 18 ottobre, che partirà alle 14:00 da piazza Garibaldi.