“Il 1.261 positivi su 14.422 tamponi“. E’ quanto annuncia il governatore della Campania Vincenzo De Luca nella consueta diretta Facebook del venerdì. “Ieri quando è arrivata la notizia che avevano sforato i mille contagi, notizia arrivata alle 10.30 di mattina, abbiamo passato tutta la giornata a verificare, discutere e a impostare l’ordinanza. Abbiamo consultato tutti, dai ministri ai sindacati agli esperti, prima di prendere le decisioni”.
“Vi anticipo che ne fine settimana di Halloween chiuderemo tutto dalle 22 e sarà coprifuoco. Prenderemo decisioni di blocco dopo la mezzanotte anche per i prossimi giorni. Abbiamo intenzione di bloccare la “movida” ad Halloween. È un monumento alla imbecillità”.
“Il nostro obiettivo fondamentale è la vita delle persone. Da questo punto di vista devo dire che abbiamo avuto nei mesi scorsi un risultato importante: in Campania fino ad oggi abbiamo registrato 487 decessi. Abbiamo avuto nelle altre regioni d’Italia numeri impressionanti, soprattutto al nord. I dati statistici sui decessi sono contenuti nel bollettino quotidiano del ministero della Salute”.
Per le scuole: “Noi non abbiamo chiuso le scuole, abbiamo deciso di fare didattica a distanza per 15 giorni per contenere l’onda di contagio. Era questa la priorità? Non c’è una priorità quando si hanno questi numeri. Alcune decisioni sono più importanti, altre meno, ma è l’insieme che può produrre il risultato. Sono due gli obiettivi: ridurre al massimo i luoghi di assembramento e cercare di frenare la mobilità sui mezzi di trasporto”.
“L’effetto di queste ordinanza -spiga De Luca – lo vedremo da 20 giorni. Quando prendiamo decisioni simili lo facciamo sempre e solo nell’interesse dei cittadini. Come è evidente siamo nel pieno della seconda ondata del coronavirus. Con l’arrivo dell’inverno si avrà un aggravamento della malattia. Di fronte a questa epidemia le mezze misure non servono a niente: più ritardiamo le decisioni importanti più ci ritroveremo con l’acqua alla gola. Dunque è ragionevole e responsabile prendere oggi decisioni difficili. Non risponderò alle polemiche per due ragioni: non abbiamo tempo da perdere e l’Italia sta vivendo una fase delicata”.
L’Italia si è equiparata al contagio con l’apertura lo scorso maggio di tutto. In questo quadro di uniformità del Paese, la regione Campania è la più esposta perché abbiamo la maggiore densità abitativa d’Italia. Questa criticità ci obbliga a prendere decisioni prima degli altri e in maniera più rigorosa. E’ un dato oggettivo: abbiamo situazione demografica estremamente delicata. Guai a noi se perdiamo controlloarea metropolitana di Napoli che è il punto di maggiore criticità di tutta la nazione”.