Storie e Leggende dal Mondo // La Leggenda di Acquamorta

Acquamorta è una delle insenature più incantevoli di Monte di Procida.

Quasi come se fosse stretto in un abbraccio dalla costa, il mare di Acquamorta è spesso calmo, piatto, e raramente scosso dalla corrente e dalle onde. In molti sostengono che sia proprio questa caratteristica il motivo del suo nome bizzarro, ma altri raccontano una storia diversa.

Narra infatti una leggenda che Acquamorta un tempo non si chiamasse affatto così. Si tratta di una storia d’amore e di mare, di tristezza e magia: oggi vi raccontiamo perché Acquamorta porta questo nome.

Una misteriosa stretta

Tanto tempo fa, nei pressi di questo luogo, abitava una ragazza. Il suo nome era Acqua e amava il mare; non appena gli impegni domestici glielo consentivano, la fanciulla correva verso la spiaggia, a godere del sole e della sabbia e, talvolta, per tuffarsi tra le onde.

Acqua non temeva quel mare: lo conosceva bene, quasi quanto i propri palmi, e sapeva che raramente si agitava e che, soprattutto, non era mai pericoloso e neanche vagamente minaccioso. Il mare calmo di quell’insenatura tanto amata era come un amico, per lei.

Spensierata come sempre, un mattino Acqua decise di concedersi una nuotata. Si sfilò dunque le scarpe e si gettò nel mare.  Persa nei suoi pensieri, certa che il mare non le avrebbe mai potuto fare del mare, non si accorse di essersi allontanata davvero molto dalla costa: quando, dopo molto tempo, se ne rese conto cercò di tornare indietro, ma non ci riuscì.

Acqua era una nuotatrice esperta, ma quando provò ad andare verso la riva, una bracciata dopo l’altra, si accorse che qualcosa la stava trattenendo lì, a largo – era quasi come se qualcosa, qualcuno le stesse tenendo ferma una caviglia.

La ragazza si agitò e cadde nel panico. Raddoppiò i propri sforzi ma non riuscì a liberarsi da quella morsa misteriosa – si guardò indietro, cercò di guardare sotto la superficie dell’acqua, ma non vide nessuno. 

Acqua e Giosuè

Dopo molto tempo, le forze le vennero meno: Acqua scivolò sotto la superficie del mare e pensò che fosse giunta la sua fine. Ma mentre affondava lentamente, una mano dall’alto la raggiunse e le strinse in braccio, riportandola verso la luce e strappandola, finalmente, da quella morsa.

A salvarla era stato un pescatore, che la trascinò sulla sua barca e che le prestò soccorso. Era un ragazzo giovane, bello e forte, che le disse si chiamarsi Giosuè. Acqua si presentò a sua volta, ringraziandolo per averla salvata e raccontandogli degli strani accadimenti che l’avevano portata a rischiare la vita.

I due ragazzi parlarono a lungo, quel giorno, e quando al tramonto tornarono sulla terraferma erano già perdutamente innamorati l’uno dell’altra.

Acqua e Giosuè erano molto diversi, ma avevano in comune l’amore per il mare. Ogni giorno Giosuè saliva sulla sua barca all’alba e ogni giorno Acqua si recava alla spiaggia, al tramonto, per salutarlo al suo ritorno.

La fine di un amore

Un triste giorno, tuttavia, la barca di Giosuè non fece ritorno. Mentre Acqua lo aspettava, come ogni tramonto, sentì dire da alcuni uomini che dei pescatori erano stati sorpresi al mattino da un’improvvisa tempesta e che erano tutti annegati.

La ragazza inizialmente non credette alla loro parole, e rimase per ore in piedi, sulla sabbia, ad attendere il suo amato, fin quando non calò la notte. Tornò lì ogni giorno per molto tempo, lo sguardo fisso sull’orizzonte sempre più spento, mentre la speranza di rivedere vivo Giosuè si trasformava, lentamente, in una follia.

Alla fine, Acqua si rassegnò. Senza togliersi le scarpe si avviò verso il mare, entrandovi, immergendovisi. L’acqua salmastra le coprì i fianchi e il seno, il collo e il viso, e, infine, tutta la testa.

Da allora, nessuno la vide più e quell’insenatura prese il nome di Acquamorta.

La leggenda di Acquamorta

Alcuni credono che Acqua abbia incontrato Giosuè sul fondo del mare, altri che ne abbia visto solo il cadavere, e qualcuno pensa che la giovane sia semplicemente morta. 

Ma la Campania è una terra pregna di magia, di incantesimi e miracoli, e a noi piace pensare che sia riuscita a ricongiungersi al suo amore e che, in qualche modo, forse grazie alla benedizione di qualche fata o persino alla maledizione di una strega, di una Janara, sia riuscita a vivere al suo fianco, sul fondo del mare che li aveva fatti conoscere.

_____

Continua a seguire il nostro sito e la pagina facebook di NaNoTV. Siamo anche su Instagram!