Appartenevano al “clan Puca“, operante nel territorio di Sant’Antimo, i 2 uomini arrestati questa mattina dai Carabinieri.

Accusati di violenza privata e tentata estorsione, aggravata dal legame col clan, i Carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del tribunale di Napoli su richiesta della locale direzione distrettuale antimafia nei confronti degli accusati.

Fa rilevanza nell’operazione di arresto  il volto di Lorenzo Puca,  una colonna portante del gruppo camorristico, figlio del capo storico di questo, e il coinvolgimento di un imprenditore edile che si è occupato della mediazione con le vittime costringendole a vendere sei appartamenti a una determinata società da loro scelta e a cedere 3 appartamenti con una somma di 25mila euro al Puca.