Ospedale Cardarelli: Un 21enne di Casalnuovo ricoverato su barella fuori il bagno

Rischiava un ricovero davanti ai puzzolenti bagni dell’Ospedale Cardarelli, Fulvio, 21enne di Casalnuovo, giunto lì per ustioni.

Il ragazzo si era recato presso il fiume Calore per trascorrere una gita in amicizia: ognuno aveva il proprio ruolo e come da tradizione a lui era capitato occuparsi della bracia. Purtroppo, però, a differenza delle altre volte, qualcosa è andato storto.  Mentre accendeva a graticola, le fiamme hanno invaso il suo corpo, prendendone circa il 20%.

La corsa all’Ospedale di Eboli è stata immediata, ma dopo aver diagnosticato la quantità di ustioni, lo hanno dimesso ed affidato al medico curante.

I familiari, insoddisfatti, la sera stessa lo hanno accompagnato al Cardarelli, sperando di ottenere cure mediche più adeguate, ma lì invece il perfetto opposto si è verificato. A descrivere il tutto ci pensa la madre Angela Ravello, incredula al solo ricordarlo.

Da medicina d’urgenza, alla diagnosi di guarigione in tre giorni, allo spostamento presso il centro grandi ustioni in barella e poi al reparto di chirurgia plastica. E’ stato proposto un ricovero accanto ai bagni dell’Ospedale, cosa assurda per un ustionato che dovrebbe essere tenuto in condizioni di igiene che superino i limiti del normale.

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Fortunatamente è stata trovata una sistemazione una medicheria ed è stata la madre in persona ad organizzare la pulizia del figlio con fazzoletti imbevuti per togliere la polvere e con un’asciugamano.

I familiari si chierano contro i vertici De Luca, commissario alla Sanità, e con il ministro della Salute Giulia Grillo: per loro i colpevoli non sono coloro che lavorano lì i colpevoli, ma coloro che gestiscono. “Bisogna fare in modo che i pazienti siano trattati diversamente dalle bestie. “