La chiusura da parte della Procura della Repubblica di due azienda nella zona asi di Pascarola a Caivano, ha generato il blocco della raccolta dei resti degli animali presso le macellerie e i supermercati.

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Si sta generando un effetto boomerang perché se è vero che queste aziende non rispettavano i criteri minimi sanitari con ripercussioni sull’intero ambiente circostante, chiudendole si è però creato un ulteriore problema. La raccolta dei resti degli animali presso le macellerie, i supermercati e le aziende di macellazione si è bloccata, perché non si sa dove depositare i materiali. Questa situazione si sta ripercuotendo sull’intera provincia di Napoli. Il rischio è quello di una vera e propria emergenza sanitaria perché i negozi al dettaglio non sono predisposti alla conservazione dei resti animali che, complice il caldo estivo, vanno velocemente in putrefazione.

Una situazione pericolosa e denunciata dalla Federcarni – Confcommercio della Provincia di Napoli.