Giugliano: il pernacchio

Apprendo adesso di un nuovo “assalto” a Masseria del Pozzo e Gesen. Di 20-30 persone che hanno rubato, vandalizzato, distrutto ulteriormente tutto. Comprese le attrezzature del cantiere per la messa in sicurezza della discarica.Apprendo, da fonti confidenziali, di una guardia giurata che scappa. Di allarmi dati un’ora o molte ore dopo.

È chiaro che la manovalanza (come dimostrano gli arresti dei carabinieri della Compagnia di Giugliano di qualche settimana fa proprio a Masseria del Pozzo) sia fatta di rom. Ma è altrettanto chiaro, a mio parere, che i mandanti siano altri. Che ci sia dietro la camorra. Quei camorristi che hanno fatto affari sul traffico dei rifiuti. Quelle carogne che hanno avvelenato le nostre terre. Che sono ora alla sbarra per quei reati. Che si sono visti sequestrare i beni (troppo pochi) e che si sono visti recapitare richieste di risarcimenti (sempre troppo pochi per quel che hanno lucrato e per il male che hanno fatto).

Ho la precisa e salda convinzione che quello che sta succedendo a Masseria del Pozzo abbia significati precisi. Che sia una sfida allo Stato, un atto di forza, uno sberleffo, un pernacchio.
E che ci debba essere una risposta, aggressiva e violenta, dello Stato.