Lo Chef Cannavacciuolo e i suoi ricordi

Lo Chef Cannavacciuolo e i suoi ricordi  Antonino Cannavacciuolo è uno degli chef più importante dell’arte culinaria in Italia: lo chef di fama internazionale e giudice del programma Masterchef è particolarmente amato dal pubblico, per la sua personalità e per il suo talento.

Si presenta come un gigante buono, Cannavacciuolo, un’aria fintamente burbera sconfessata immediatamente dopo dalla capacità di empatizzare von altri cuochi.

Nessuno immaginerebbe che nel passato dello chef Antonino ci sono maltrattamenti che sono rimasti nascosti per tanti anni: si tratta di episodi che risalgono alla sua adolescenza, quando cominciava a muovere i primi passi in cucina.

Cannavacciuolo ha raccontato di questa circostanza tra una pausa e l’altra del suo impegno come giudice nella nuova edizione di Masterchef Italia su Sky, programma giunto alla settima edizione.

I tanti sacrifici fatti lo hanno ripagato e oggi Antonino riesce a pensare con più serenità all’inizio della sua carriera da chef. “Il primo incarico fu aprire le uova: romperle, separare il tuorlo dall’albume, montarle per il gelato alla vaniglia. Aprivo 800 uova al giorno, per fare 50 contenitori di gelato da mettere sulla macedonia e le fragoline di bosco. Alla fine c’era da lavare la cucina, scopare per terra, svuotare il magazzino. Poi mi passarono ai prosciutti”, racconta Cannavacciuolo.