In particolare attraverso le indagini si è individuata l’articolazione che attualmente ha il controllo sul territorio di Casoria ed Afragola delle estorsioni e gestisce il sostentamento della cassa del malavita locale attraverso l’imposizione capillare del pizzo sulle attività commerciali ed imprenditoriali.
Fra gli arrestati vi sono soggetti già condannati o attualmente imputati per loro appartenenza ai clan che storicamente controllano quei territori Fra questi in particolare il capo e promotore R. T. e C. A. ovvero appartenenti a famiglie che compongono la mala locale.
Le attività di indagine traevano un forte impulso da un grave episodio di sangue del dicembre del 2018, un tentato omicidio in quel di San Pietro a Patierno.
Per il tentato omicidio venivano tratti in arresto a seguito di fermo del PM (e sono attualmente imputati davanti al Tribunale di Napoli e al Gup) soggetti quali F. C., C. S. , R. G. ed E. A. M; questi ultimi tre emergono ora, all’esito delle indagini, svolte su questo versante da parte del Comando Provinciale dei CC di Napoli, come appartenenti alla articolazione camorristica capeggiata da R. T.
Nel corso delle indagini sono stati acquisiti numerosi riscontri alla ipotesi accusatoria, mediante sequestri di armi (quali un fucile a canne mozze ed una bomba a mano nel marzo 2019) nella disponibilità del sodalizio e provvedimenti di fermo dei soggetti dediti alla commissione di delitti estorsivi.
Le parallele indagini svolte attraverso intercettazioni permettevano di stabilire come il R. T, con l’appoggio dei familiari, avesse, nel corso dell’attività investigativa, assunto il pieno controllo delle attività delittuose sul territorio di Casoria e l’onere di sostentamento non solo dei propri affiliati arrestati, ma anche di altri detenuti e dello loro famiglie appartenenti al sodalizio criminale storico, provvedendo in caso di arresti di associati alla loro sostituzione con nuove leve provenienti dal territorio.
Dalle indagini emergevano invece come referenti di Afragola, in stretta simbiosi con il sottogruppo casoriano, C. S. e D. T., già imputati in altri procedimenti di associazione camorristica per determinazione di armi, risultano in possesso di “ liste” di esercizi commerciali o attività imprenditoriali (nell’ordine di molte decine) da sottoporre ad estorsione e programmavano una ampia campagna di riscossione anche nel prossimo periodo natalizio.
Dal complesso delle indagini emergeva come il sodalizio, attraverso i propri sodali destinatari dei provvedimenti cautelari in argomento, abbia eseguito innumerevoli estorsioni in danno di esercenti commerciali ubicati nei Comuni di Casoria ed Afragola.